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12 Marzo 2024
11:19

Zone umide di Soglitelle: dalla caccia illegale a trentesima Oasi Lipu

Un paradiso naturale fondamentale per il passaggio delle rotte migratorie di un'avifauna ricchissima, dove aironi e fenicotteri (e centinaia di altre specie di volatili) potranno essere soltanto fotografati e mai più cacciati. L'area di Soglietelle è la prima oasi della Lipu ad essere stata sottratta alla camorra.

Giornalista
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L’area di Soglitelle (credits: Salvatore Sepe)

Soglitelle una volta era sinonimo di discarica abusiva e bracconaggio. Oggi Soglitelle evoca natura salvaguardata, animali protetti, identità territoriale e riscatto sociale. La neonata trentesima oasi della Lipu, in un lembo di territorio difficile come quello che si estende tra Castel Volturno, Casal di Principe e Napoli, rappresenta senza ipocrisia un inno alla vita che ha sconfitto la morte. Perché questo si veniva a fare in quella che oggi è l’Oasi Lipu di Soglitelle: si veniva a sparare agli uccelli in volo.

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Fenicotteri (credits:@SalvatoreSepe)

Nascosti nei bunker costruiti in cemento per accogliere chi era disposto a sborsare cifre anche piuttosto elevate per avere a disposizione un’arma e un pezzo di cielo, i bracconieri puntavano le canne dei fucili verso qualsiasi cosa si muovesse nell’aria: falchi e aironi, anatre e pavoncelle, martin pescatore e gheppi, piane e albanelle. «Soglitelle è sempre stato un paradiso per gli animali selvatici. Un punto fondamentale per le rotte migratorie – spiega Alessandro Polinori presidente Lipu – proprio per questo scelto dalla Camorra per trasformarlo in un’area di caccia illegale».

Così furono costruiti bunker interrati per permettere di sparare agli uccelli in volo, e allagate piscine artificiali per attirare gli abitanti naturali delle cosiddette zone umide, quella sorta di “terra di mezzo” tra la terra e l’acqua che sul Pianeta rappresenta lo scrigno ideale della biodiversità ma che è disastrosamente in diminuzione: più dell’80% delle zone umide nel mondo è scomparso dal 1700 e solo dal 1970 ad oggi ne sono state perse oltre il 35%.

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L’area di Soglitelle accoglie migliaia di pavoncelle (credits: Salvatore Sepe)

L’orrore di quel territorio ricco e bellissimo sfregiato dalle organizzazioni criminali si è incrinato nel 2005 quando, il 23 gennaio, i Carabinieri del Comando per la tutela dell'ambiente guidati da Ultimo sequestrarono le vasche delle Soglitelle, oltre 100 ettari di territorio allagato e sfruttato illegalmente fino a quel momento. Associazione a delinquere ai danni dell’ambiente, bracconaggio, deviazione e furto di acque pubbliche, truffa a enti pubblici, impossessamento violento ed estorsivo delle aree, lottizzazione abusiva, danni alla rete idrica, occupazione di aree demaniali, abusivismo edilizio: questi furono i reati contestati, 21 furono le persone indagate.

«In seguito all’operazione la Lipu raccolse circa 10.000 firme e propose di tutelare le Soglitelle con una riserva naturale vista la ricchezza di biodiversità e l’alto valore simbolico della zona. – spiega Polinori – L’appello fu raccolto dalla Regione Campania che istituì, nel 2006, la riserva naturale, inserendo le Soglitelle nell’area protetta di Foce Volturno, un'area naturale di 1500 ettari tra Napoli e Caserta».

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Il cavaliere d’Italia (credits:@SalvatoreSepe)

Il Ministero dell’Ambiente, la Regione Campania, l’Ente riserve e il Comune di Villa Literno si coalizzarono e, con i fondi del Ministero, il “cuore” della riserva venne recintato e si realizzò un centro visite con strutture per la fruizione. «Fu il primo, decisivo passo per restituire il territorio alla collettività» aggiunge Polinori. Poi sono arrivati i progetti di valorizzazione per permetterne una migliore utilizzazione e che, dal 2022 ad oggi, attraverso il progetto Volo libero, hanno rafforzato la tutela delle Soglitelle grazie ad un piano di gestione e di vigilanza continua per la prevenzione e riduzione dei rischi.

Il World Wildlife Day 2024 ha segnato un ulteriore passaggio, sancendo la nascita della trentesima Oasi Lipu di Soglitelle, la prima sottratta alla criminalità organizzata. Il 5 marzo, a Villa Literno è stato presentato il piano pluriennale per la tutela e la valorizzazione delle zone umide di Soglitelle condiviso tra Lipu, Comune di Villa Literno e Ente Riserve naturali regionali Foce Volturno-Costa di Licola-Lago di Falciano. «Soglitelle sarà un luogo dove un bambino potrà incontrare la Natura nel modo più emozionante possibile – aggiunge Polinori – in un’area fondamentale da un punto di vista naturalistico che potrà diventare, con modalità chiare e controllate, un volano turistico per birdwatcher, turismo naturalistico e gruppi di scolaresche».

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Volo di volpoche (credits: Salvatore Sepe)

Quali animali selvatici si potranno incontrare passeggiando lungo i percorsi che si intrecciano intorno alle piscine naturali, tra stagni e vegetazione spontanea? «Sicuramente i fenicotteri, che prima non si fermavano non perché la zona non fosse adatta come caratteristiche naturali ma per la presenza dei bracconieri. Ma le specie presenti sono davvero tantissime: il cavaliere d’Italia, la cicogna nera, i falchi di palude, i gheppi, le migliaia di pavoncelle che trascorrono l’inverno in queste zone.

I passeriformi come il martin pescatore, l’albanella reale, i pettirossi e i cardellini, i bianconi. E ancora i fratini, i mestoloni e i fischioni. Sono davvero tanti, senza dimenticare gli aironi: quello bianco, il rosso e il cinerino. Le zone costiere come questa sono fondamentali per le migrazioni. Dall’Africa varie rotte migratorie, attraverso le Stretto di Messina, risalgono il litorale tirrenico. Lungo queste vie l’impatto contro strutture antropiche come i cavi, gli specchi, i palazzi, sono disastrose. La presenza di queste zone tranquille è vitale e fondamentale».

Secondo Polinori, inoltre, la valorizzazione di questo territorio passa anche attraverso la sua internalizzazione. Come trentesima oasi Lipu, anche la zona umida di Soglitelle è entrata a far parte del BirdLife International, organizzazione non governativa internazionale che si occupa della protezione e della conservazione dell'avifauna oltre che della restaurazione e tutela dei relativi habitat naturali. Una federazione internazionale che raccoglie quasi 120 membri sparsi in tutto il mondo e di cui fa parte Lipu, ovviamente con tutte le sue oasi».

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Maria Grazia Filippi
Giornalista
Scrivo da sempre, ma scrivere di animali e del loro mondo è la cosa più bella. Sono laureata in lettere, giornalista professionista e fondatrice del progetto La scimmia Viaggiante dedicato a tutti gli animali che vogliamo incontrare e conoscere nei luoghi dove vivono, liberi.
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