Carlo II d'Inghilterra sarà incoronato re il prossimo maggio. La cerimonia sarà lo specchio della nuova austerity imposta dalle tensioni internazionali e dal caro energia. Meno oro, meno fasti, meno lunghi e complessi rituali che strizzano l'occhio alla sacralità dell'Impero britannico.
Il futuro re farà un percorso più breve rispetto a quello compiuto dalla madre nel 1953 per arrivare nel luogo dell'incoronazione, l'Abbazia di Westminster. Carlo III sarà circondato da meno ospiti, rinuncerà alla consegna di un lingotto d'oro e a vesti preziose, preferendo la sobrietà dell'uniforme militare. Non farà a meno, invece, dell'olio sacro usato per ungere la fronte e benedire i nuovi monarchi. Un olio di origine animale prodotto attraverso la sofferenza degli zibetti africani.
Lo zibetto africano è stato storicamente cacciato per la secrezione prodotta delle ghiandole perineali, usata come ingrediente base per profumi e cosmetici. Similmente a quanto avviene con l'ambra grigia, secrezione biliare prodotta dai capodogli per proteggere l'intestino.
Come avviene con i grandi cetacei, anche gli zibetti africani vengono cacciati vivi per permettere alle persone di estrarre il liquido perianale. Durante questo processo lo zibetto viene ingabbiato ed esposto per lungo tempo a temperature elevate, poiché si crede che questo stimoli una maggiore produzione della sostanza.
Dall'Etiopia alla Gran Bretagna, questa sostanza con tutta probabilità continuerà a fare parte della preparazione oleosa che ungerà il sovrano. Un momento che durante l'incoronazione di Elisabetta II, la prima trasmessa in diretta tv, fu nascosto alle telecamere per tutelare la sacralità del rituale. Oggi Buckingham Palace attraverso una nota ha dichiarato che l'incoronazione combinerà l'antico e il moderno, ma non si espone sull'uso di un olio cruelty free.
Anche gli zibetti africani, come i loro parenti delle palme, vengono tenuti in appositi allevamenti dell'industria profumiera, dove gli vengono tenuti in gabbie all'interno delle quali producono dai tre ai quattro grammi di sostanza a settimana.
Re Carlo III, presidente della sezione britannica del Wwf come suo padre Filippo prima di lui, sta subendo le pressioni del mondo animalista per evitare questa pratica dolorosa e crudele. Molto simile a quella a cui è sottoposto lo zibetto delle palme per produrre il Kopi Luwak, il caffè più caro del mondo.
Bisognerà vedere se il "principe ecologista" Carlo, il quale dedicò appena 22enne il suo primo discorso pubblico alla tutela dell'ambiente, avrà il coraggio di intervenire su questo punto della sua incoronazione, contravvenendo alle indicazione lasciate dalla regina Elisabetta.