Con l'arrivo del caldo e della bella stagione, le passeggiate nei boschi e le escursioni in montagna diventano un piacevole appuntamento per molti di noi. Tuttavia, in questi ambienti si nascondono alcune insidie spesso sottovalutate: le zecche. Questi piccoli aracnidi, a seconda delle specie e dello stadio del ciclo vita, hanno bisogno di un pasto di sangue per poter continuare il loro sviluppo o quello delle uova e possono quindi attaccarsi sia sulla nostra pelle che sue quella dei nostri animali domestici.
Tra le specie più comuni e diffuse in Italia troviamo Ixodes ricinus, conosciuta come zecca dei boschi, ma anche Rhipicephalus sanguineus (la zecca del cane) e Hyalomma marginatum (la zecca marginata). Le zecche vivono in boschi e prati ricchi di vegetazione, soprattuto dove ci sono molti mammiferi sia selvatici che allevati e sono particolarmente attive quando fa molto caldo.Questi piccoli artropodi possono trasmettere anche batteri o virus molto pericolosi, tra cui quelli responsabili della borreliosi o malattia di Lyme e dell'encefalite da zecche.
In Italia, le zecche sono diffuse in tutto il territorio, ma alcune aree, come le regioni alpine del nord-est, presentano un rischio maggiore per la trasmissione di alcune malattie. Se avete in programma vacanze ed escursioni in montagna o nei boschi, è fondamentale prestare molta attenzione, conoscere i rischi e seguire alcuni consigli per ridurre la possibilità di incontri indesiderati con questi animali o sapere cosa fare in caso ne trovassimo una attaccata sulla nostra pelle.
Informarsi prima di partire
La prevenzione inizia ancora prima di uscire di casa. Se state pianificando un'escursione in montagna, in particolare nelle regioni alpine, è utile consultare i siti delle istituzioni sanitarie locali. Queste fonti possono fornire informazioni aggiornate sulla diffusione delle zecche e sui rischi associati alle malattie che possono trasmettere aiutandoci a individuare le aree e le regioni più a rischio.
Utilizzare repellenti
Anche se non esistono repellenti infallibili, l'uso di prodotti specifici può aiutare a tenere lontane le zecche. Scegliete repellenti che contengano sostanze come il DEET o icaridina (o picaridina), applicandoli su pelle e abbigliamento prima di avventurarvi in natura. Ricordate però che la loro efficacia può variare, quindi è bene non fare mai affidamento esclusivo su di essi e stare molto attenti alle indicazioni su come applicarli.
Indossare abiti lunghi e chiari
Un modo efficace per ridurre il rischio di punture è coprirsi adeguatamente. Indossate pantaloni lunghi, calze spesse e scarponi, preferibilmente di colori chiari, che facilitano l'individuazione delle zecche. Le zecche tendono a mordere soprattutto su gambe, collo e testa, arrampicandosi dal basso o cadendo dagli alberi. Pertanto, avere un abbigliamento protettivo è essenziale per minimizzare il contatto, incluso un cappello.
Controllare vestiti e pelle
Al termine dell'escursione, è fondamentale controllare attentamente il proprio corpo e gli indumenti. Esaminate le gambe, i piedi, il collo, la schiena e il cuoio capelluto, poiché le zecche tendono a nascondersi in queste aree. Se notate una zecca camminare sulla pelle o sui vestiti, rimuovetela con cautela senza dover fare altro; se invece è già attaccata, seguite i passi successivi con molta attenzione. Alcune zecche sono piccolissime, per cui controllate con molta cura.
Come rimuovere una zecca attaccata
Se una zecca è già attaccata alla pelle, è cruciale rimuoverla in modo corretto per evitare infezioni. Utilizzate guanti e una pinzetta, avvicinandovi il più possibile alla superficie della pelle. Tirate dolcemente, imprimendo un leggero movimento di rotazione, e disinfettate l'area dopo la rimozione. L'obiettivo è rimuovere l'animale senza schiacciarlo. Se però il rostro si stacca e rimane incastrato, rimuovetelo con una pinzetta o un ago sterile.
Conservare la zecca e controllare sintomi
Se possibile, conservate la zecca rimossa in un contenitore sigillato con alcol al 70%. Questo può essere molto utile per un'eventuale identificazione successiva in caso di sintomi. Monitorate la presenza di segni o sintomi di malattia, come febbre, eritemi o malessere generale, nei giorni seguenti all'incontro con la zecca e contattate il medico in caso di necessità.
Comprare kit e pinze specifiche
In commercio esistono anche kit e pinzette progettati specificamente per la rimozione delle zecche. Avere a disposizione questi strumenti durante le escursioni può rendere la rimozione più sicura ed efficace, riducendo il rischio di complicazioni. Può essere molto utile avere un kit sempre a disposizione nello zaino, soprattutto nelle regioni dove le zecche e le malattie associate sono più diffuse.
Cosa non fare
Infine, è fondamentale sapere anche cosa non fare durante la rimozione di una zecca dalla pelle. Non bisogna infatti utilizzare mai alcol, benzina, acetone, trielina, ammoniaca, olio o grassi, né oggetti arroventati come fiammiferi o sigarette. Questi metodi possono causare sofferenza all'animale, spingendolo a rigurgitare il pasto, la salive e quindi materiale infetto, aumentando così il rischio di infezione.