Vietata la pesca delle tartarughe nelle acque di Zanzibar con effetto immediato. La decisione è stata presa dal governo dell'arcipelago tanzanese dopo la morte di quattro bambini, di età compresa tra i due e i sei anni, causata da una intossicazione alimentare dopo un pasto a base di carne di tartaruga.
La notizia, riportata dai media locali, ha subito causato un grandissimo clamore, tale da costringere Abdullah Hussein Kombo, ministro per la Pesca e la Blue economy, a promulgare il provvedimento per vietare la pesca di questi rettili.
La carne di tartaruga sarebbe stata avvelenata a causa di alcune alghe ed erbe tossiche per l'uomo di cui si sarebbero cibati gli animali poco prima della cattura. Il fatto è successo nella città di Matamwe; è qui che insieme ai bambini anche 47 adulti sono stati ricoverati in ospedale a seguito dell'intossicazione alimentare.
Secondo quanto ricostruito dalla polizia, il pescatore Mohammed Juma, identificato come il padre di una delle vittime più giovani, ha avvistato una tartaruga deporre le uova, quindi insieme ad altri pescatori è riuscito a catturarla. Una volta a terra, l'animale è stato macellato e spartito tra le famiglie.
Il gesto però è costato molto caro alla popolazione locale e soprattutto alla famiglia Juma, che ha seppellito i piccoli Ali di quattro anni, Musa di sei anni e Zainabu, di poco più di due anni: tutti morti dopo la corsa all'ospedale di Micheweni, nella regione del Pemba.
L'arcipelago di Zanzibar, nella regione semi-autonoma della Tanzania, è da sempre abitato da varie specie di tartarughe. Tra queste la più nota è quella stanziata nella piccola Prison Island, dove è possibile vedere le tartarughe giganti di Aldabra, da sempre oggetto del bracconaggio a scopo alimentare.
Le tartarughe di Aldabra provengono dall'omonima isola delle Seychelles. Pur essendo tra le più grandi e corazzate al mondo, la colonia tanzanese di questa specie è molto vulnerabile agli attacchi dell'uomo, tanto da essere stata inserita nella Lista rossa delle specie a rischio redatta dalla IUCN.
Non è ancora chiaro tuttavia se sia stata proprio la Aldabra a essere stata uccisa e consumata dai Juma. Ancora ignota è anche l'alga che ne ha reso mortale la carne.