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10 Gennaio 2023
13:37

Zampe più lunghe e cuscinetti più grandi: come le lucertole si sono adattate alla città

Una specie di lucertola che vive a Porto Rico presenta adattamenti diversi a seconda se la popolazione vive in città o in natura. In particolare le lucertole di città presentano zampe più lunghe e cuscinetti sotto le dita più grandi.

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Per gli animali vivere in città è una sfida continua, una corsa evolutiva a chi possiede gli adattamenti migliori per sopravvivere in questo ambiente. Un recente studio rivela che le lucertole Anolis cristatellus mostrano i segni della pressione evolutiva derivante dall'ambiente urbano sul proprio corpo: presentano zampe più lunghe e i cuscinetti delle dita più grandi.

Questi adattamenti possono sembrare differenze fisiche minime, ma quei pochi millimetri in più degli arti sono fondamentali per definire quali siano gli individui più adatti a vivere in città.  L'urbanizzazione, infatti, ha trasformato drammaticamente i paesaggi di tutto il mondo, cambiando il modo in cui gli animali interagiscono con la natura. Ad esempio molti organismi hanno dovuto adattarsi alle cosiddette "isole di calore", ambienti urbani in cui le temperature sono più elevate rispetto agli spazi naturali. In questo caso il risultato è che gli individui che resistono di più alle alte temperature sopravvivono e trasmettono il proprio codice genetico alle future generazioni, mentre le gli altri sono destinati a perire.

Eppure molte specie sopravvivono e addirittura prosperano in questi nuovi tipi di habitat creati dagli esseri umani, proprio come dimostrano alcuni ricercatori della New York University in uno studio pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS). Gli studiosi hanno rilevato che il codice genetico delle lucertole che vivono in città a Porto Rico presenta delle anomalie rispetto a quello degli individui della stessa specie che vivono in natura e questo si riflette in alcune diverse caratteristiche fisiche. Per comprendere meglio in che modo le due popolazioni di lucertole differiscono, però, dobbiamo osservare più da vicino di che specie stiamo parlando.

Che cos'è la lucertola Anolis cristatellus

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Per poter osservare questi rettili dobbiamo fare un viaggio di quasi 8 mila chilometri per atterrare in una delle isole caraibiche più belle del mondo: Porto Rico. Il clima tropicale, con le sue abbondanti precipitazioni durante tutto l'arco dell'anno, permette la crescita di una rigogliosa e fitta vegetazione spontanea, in particolar modo nella regione centrale dell'isola. È proprio passeggiando all'interno delle numerose aree protette del paese che possiamo notare immobile, mentre si crogiola al sole, Anolis cristatellus, una piccola lucertola presente sia nelle aree urbane che boschive.

Rispetto ad altre specie di rettili che vivono ai tropici Anolis cristatellus non è molto vocale e solo occasionalmente fra le fronde di un cespuglio è possibile ascoltare piccoli versi simili a cinguettii. Un'altra caratteristica dell'animale che condivide con altri suoi simili è l'autotomia della coda per sfuggire ai predatori. L'animale perde questo organo volontariamente per distrarre l'inseguitore, conscia che, sebbene possa essere uno sforzo energetico impegnativo, questo possa salvarle la vita.

Questo particolare comportamento è stato osservato in tutte le popolazioni, indipendentemente se parliamo di lucertole in habitat urbano o naturale. Allo stesso modo anche il comportamento sessuale non è stato turbato dal vivere in contesti antropizzati. I maschi di tutte le popolazioni della specie, infatti, per impressionare un partner o difendere il territorio possono mettere in bella vista il barbiglio sotto al mento o effettuare delle caratteristiche "flessioni" per stabilire il dominio.

Come alcune lucertole si stanno adattando a vivere in città

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Anolis cristatellus, foto di RobinSings via Wikimedia Commons 

Nello studio pubblicato su PNAS i ricercatori hanno esaminato 96 Anolis cristatellus provenienti da tre regioni di Porto Rico confrontando le lucertole che vivono nei centri urbani con quelle che vivono nelle foreste circostanti ogni città. I risultati per prima cosa hanno confermato che le popolazioni di lucertole nelle tre regioni sono geneticamente distinte l'una dall'altra e gli studiosi suppongono proprio che il ruolo dell'habitat possa essere rilevante in questa differenza.

Hanno poi misurato la lunghezza delle zampe e dei cuscinetti sotto le dita scoprendo che le lucertole che vivono in città hanno arti significativamente più lunghi e cuscinetti più grandi. Inoltre, comparando la conformazione delle squame delle zampe i ricercatori hanno notato una sottile differenza attribuibile al fatto che le lucertole di città hanno arti specializzati nel salire su superfici lisce come il vetro, e hanno arti più lunghi che li aiutano ad effettuare veloci scatti attraverso le aree aperte.

Per capire la base genetica di queste differenze fisiche gli studiosi hanno condotto parecchie analisi genomiche identificando un insieme di 33 geni che differiscono fra le popolazioni. La comparsa di questi geni è stata associata alla pressione evolutiva dovuta all'urbanizzazione e codificano anche per tratti relativi a funzioni immunitarie e al metabolismo.

I ricercatori spiegano anche che sono necessarie ulteriori analisi di questi geni per sapere davvero cosa significa il risultato ottenuto nello studio. C'è bisogno di prove che confermino, ad esempio, come il sistema immunitario delle lucertole urbane sia differente da quello delle altre identificando la presenza di più o meno parassiti o constatando una guarigione più o meno lenta delle ferite.

In ogni caso studi come questo sono fondamentali per indagare in quanti modi diversi l'espansione dell'uomo può influenzare gli animali. Capire come questi si adattino agli ambienti urbani può aiutarci a concentrare i nostri sforzi di conservazione sulle specie che ne hanno più bisogno e costruire ambienti urbani intelligenti che rispettino il più possibile l'etologia e l'ecologia degli animali con cui condividiamo le vie delle nostre città.

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