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21 Giugno 2021
15:40

Yulin, 81 cani salvati dagli attivisti. Come opera chi è sul campo a fermare i camion per i macelli

Il giorno del solstizio d’estate è arrivato e, come ogni anno dal 2009, è tornato anche il Festival di Yulin, i dieci giorni che, tra mercati e mattatoi, porteranno alla morte tra atroci sofferenze migliaia di cani nella sola città cinese. Per fortuna, gli attivisti impegnati sul campo riescono ogni anno a salvare centinaia di cani.

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Giornalista
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Un cucciolo di cane nelle mani dei macellai che stanno per ucciderlo. Yulin 2021 (crdits:APA Action Project Animal Davide Acito)

Anche quest’anno è ricominciato il Festival di Yulin e, per dieci giorni, la scena più frequente a cui si potrà assistere è quella di un cane sollevato dal collo con una pinza metallica, a cui seguiranno due bastonate e una morte atroce. Il giorno del solstizio d’estate è arrivato e, come ogni anno dal 2009, insieme alla giornata più luminosa dell’anno è tornato anche Yulin, i dieci giorni che, tra mercati e mattatoi, porteranno alla morte tra atroci sofferenze migliaia di cani nella sola città cinese. Il festival, che celebra insieme al solstizio il ritorno del periodo migliore per il consumo di carne di cane secondo le superstizioni di una determinata parte del sud della Cina, ha riaperto la sua esposizione di gabbie straripanti di cani rubati per le strade o dalle case, e le immagini e le notizie che arrivano direttamente da Yulin sono sempre più atroci e insopportabili.

L’angoscia degli attivisti

«Questo è il periodo dell’anno in cui devo affrontare il mio peggior incubo. Le immagini che riceviamo in questi giorni da #Yulin fanno tutte male al cuore… – racconta Davide Acito, l’attivista fondatore di APA Action Project Animal che quest’anno supporta dall’Italia i cinesi che stanno cercando di salvare più cani e gatti possibile dalla morte – Ma l’immagine in cui un cucciolo cerca lo sguardo dell'uomo che lo sta sollevando di peso, come per affidarsi a lui e creare un contatto complice, è quella che ce lo ha fatto sanguinare. Nessun cucciolo dovrebbe conoscere l'orrore della morte violenta appena affacciatosi alla vita».

Sky, salvato dal mattatoio e ora volato via dall’orrore

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Cani ammassati dentro le gabbia in attesa della vendita e della morte. Yulin 2021. (credits: attivisti cinesi)

APA sta intervenendo in queste ore in collegamento diretto con gli attivisti locali. «Questa notte siamo riusciti a strappare dagli orrori del Festival infernale 13 cani – continua Acito – Erano allo stremo, senza acqua né cibo da settimane; la maggior parte di loro è gravemente ammalata. Avranno bisogno tutti di cure urgenti, intensive e continuate». Tra i cani salvati c’è anche Sky, cielo. «A lui siamo riusciti a dare un altro destino – aggiunge Acito, turbato e commosso al telefono – Lo abbiamo salvato e chiamato Sky, perché è già volato via da quell'orrore, come un uccello libero nel cielo. Ora è salvo insieme agli altri 12 animali strappati ad una morte orribile. Ma Yulin non è finito. Adesso tutti i cani hanno urgente bisogno di cure immediate, alcuni verranno ricoverati in cliniche specializzate perché troppo gravi. E le cure costano sempre di più».

Sessantotto cani in salvo strappati al camion che li trasportava

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Il camion da cui sono stati sottratti e portati in salvo 13 cani. Yulin 2021. (credits: APA Action Project Animal Davide Acito)

Altri attivisti cinesi della regione del Guangxi hanno intercettato, appena fuori dalla città di Yulin, un camion pieno di cani. Il veicolo trasportava 68 animali terrorizzati ed esausti, diretti ai macelli di Yulin, dopo aver già sopportato un lungo viaggio in autostrada senza cibo né acqua. La notizia arriva da HSI Humane Society International l’associazione per i diritti degli animali attiva in Oriente contro il Dog Meat Trade. «Gli attivisti avevano esortato le autorità di Yulin a istituire più posti di blocco per fermare i camion in arrivo e confiscare i cani, ma in assenza di un'azione ufficiale hanno preso in mano la situazione e hanno fermato l’autocarro da soli – spiega la responsabile per l’Italia Martina Pluda. – I 68 cani erano stati stipati ed ammassati in gabbie di metallo arrugginito nel caldo soffocante. Ansimanti e traumatizzati, riuscivano a malapena a muoversi. Molti di loro erano in cattive condizioni di salute fisica, con infezioni agli occhi. Molti altri hanno invece mostrato dei comportamenti tipici degli animali domestici, rivelandone la loro provenienza quali pet rubati alle loro case e famiglie».

Assaltare i camion, l’unica possibilità di salvezza per molti di loro

«È molto frustrante vedere i camion pieni di cani arrivare a Yulin quando le autorità dovrebbero fermarli e confiscare gli animali – racconta Liang Jia, un attivista che opera proprio dal Guangxi – Così abbiamo deciso di salvarli da soli, aspettato e intervenendo sull'autostrada. Quando è arrivato un camion, gli abbiamo intimato di fermarsi e abbiamo convinto l'autista del camion a consegnare i cani perché erano chiaramente animali domestici rubati, per i quali non aveva i documenti richiesti per legge. I cani ci hanno dato la zampa, proprio come farebbe un cane di casa, e avevano denti sani, il che significa che qualcuno si prendeva cura di loro prima di essere stati prelevati illegalmente».

Dopo un calvario terrificante, questi 68 cani sono fortunatamente al sicuro, ma per altre migliaia di cani a Yulin e per milioni di animali in tutto il paese, la crudeltà continua. «Attraverso il furto di cani, il trasporto illegale tra province e la macellazione crudele, il commercio non solo sottopone gli animali a sofferenze indicibili, ma espone la salute pubblica al rischio di diffusione della rabbia e altre malattie zoonotiche – spiega Peter Li, specialista in politica cinese di Humane Society International – Queste dovrebbero essere ragioni sufficienti affinché le autorità cinesi pongano fine a questo commercio una volta per tutte».

Dog Meat Trade: 30 milioni di cani uccisi e mangiati ogni anno in tutta l’Asia

Migliaia sono infatti i cani domestici rubati alle famiglie, che si vanno ad aggiungere alle centinaia di migliaia di randagi accalappiati per strada. «Si stima che ogni anno circa 30 milioni di cani vengano uccisi in tutta l'Asia per la loro carne, circa 10-20 milioni solo in Cina – continua la Pluda – Quando il festival a Yulin si è tenuto per la prima volta, 15.000 cani sono stati uccisi durante i giorni principali dell'evento. Le pressioni cinesi e internazionali hanno portato questa cifra a ridursi fino a circa 3.000 cani. Tuttavia, molte centinaia di animali vengono ancora uccisi ogni giorno nelle settimane che precedono il festival».

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Maria Grazia Filippi
Giornalista
Scrivo da sempre, ma scrivere di animali e del loro mondo è la cosa più bella. Sono laureata in lettere, giornalista professionista e fondatrice del progetto La scimmia Viaggiante dedicato a tutti gli animali che vogliamo incontrare e conoscere nei luoghi dove vivono, liberi.
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