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28 Aprile 2022
16:18

Willie il vagabondo, il cane che da 142 anni riposa in un pub inglese

Lo chiamano tutti Willie il vagabondo e dal 1880 "riposa" nel Turks Head, pub nel nord-est dell’Inghilterra. Il cane è conservato in una teca all’interno del locale e nessuno dei gestori che si sono avvicendati si sono mai permessi di toglierla.

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Lo chiamano tutti “Willie il vagabondo” e da 142 anni è la mascotte del Turks Head, il pub più vecchio di Tynemouth, cittadina di circa 60mila abitanti nel nord-est dell’Inghilterra. Il cane è conservato in una teca all’interno del locale e lo è da molto tempo.

Infatti, tutti coloro che si sono  avvicendati nella gestione del pub, hanno dovuto accettare una tacita regola che li obbligava a lasciare Willie proprio lì dove si trova tutt'ora. Ed è così che, dal 1880, il cane accoglie i clienti del del Turks Head, diventando parte della cultura e delle tradizioni della città.

Il grande affetto delle persone per quel bellissimo Border Collie è tutto racchiuso nella sua storia, triste, ma con un epilogo più gioioso. Cane da pastore abile e attento, Willie guidava quotidianamente il gregge del suo pet mate.

Un giorno, mentre aiutava il suo umano a condurre le pecore attraverso North Shields, un paese della contea del Tyne and Wear, queste probabilmente spaventate dal rumore urbano, iniziarono a fuggire in tutte le direzioni, ma il cane, conscio delle sue doti, le radunò di nuovo tutte insieme. Nel momento di contare le pecore, però, al proprietario sembrò mancarne una e quindi rimandò Willie a cercarla. Cosa che il cane fece.

Rifacendo i conti, però, l’uomo si rese conto di essersi sbagliato e che all’appello non mancava nessun esemplare. A quel punto, invece di aspettare il ritorno del Border Collie, si rimise in viaggio, abbandonandolo senza nessuna preoccupazione.

La leggenda narra che il cane, tornato dove aveva lasciato gregge e umano, non trovando più nessuno, rimase in quel luogo per mesi, sperando che il suo pastore tornasse a riprenderlo. Illusione vana per il povero animale, il cui destino gli avrebbe riservato anche di peggio.

Un marinaio di un traghetto attraccato al molo, infatti, avendolo notato mentre vagava per la città in pessime condizioni, si convinse che l'unico modo per farlo smettere di soffrire fosse ucciderlo. E fu così che imbarcò con sé Willie e durante la navigazione lo gettò nel Tyne. Il cane però riuscì, non si sa in che modo, a sopravvivere e miracolosamente a tornare a riva a nuoto.

Da quel giorno divenne un punto di riferimento del paese, le persone si affezionarono a quell’animale e lui a loro. Spesso al molo ad aspettare e ad annunciare i traghetti in arrivo con il suo inconfondibile abbaio, Willie si affezionò ad un comandante che lo prese sotto la sua ala protettiva.  E da quel momento visse il resto dei suoi giorni accompagnando il suo nuovo umano in giro per North Shields.

Il cane morì di vecchiaia nel 1880 e il suo pet mate lo fece impagliare con l'aiuto dei birrai del posto e decise di esporlo dentro al Turks Head, il pub più frequentato della città, per assicurarsi che la storia del cane fosse conosciuta anche dalle generazioni successive. Ed è esattamente, ciò che è successo.

La leggenda, però, aggiunge anche un altro particolare: e precisamente che Willie non abbia mai smesso di sperare di vedere il suo pastore un'ultima volta. Il quale effettivamente tornò a cercarlo, ma mancò l’incontro per pochi minuti.

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Simona Sirianni
Giornalista
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