Una ragazza ed il suo pappagallo, un esemplare adulto di ara scarlatta, giocano a "nascondino": lei alza e abbassa ripetutamente una coperta celandosi e riapparendo davanti agli occhi interessati del curioso amico, in un sorta di "gioco del cucù". Improvvisamente però la ragazza si nasconde per davvero, questa volta dietro il tavolo, e quando la coperta cala a terra lei è "letteralmente sparita" davanti agli occhi dell'animale che urla spaventato.
Il video è parte di una challenge molto "famosa" negli ultimi anni chiamata #WhatTheFluff, che coinvolge quasi ogni tipo di animale domestico ed i loro umani da ogni parte del mondo. Le reazioni sono delle più disparate e vanno dagli animali entusiasti, a quelli increduli, fino ad arrivare in alcuni casi come per questo pappagallo, allo spavento. Quando lo scherzo poi è palese, come nel caso ci si nasconda semplicemente a terra sotto la coperta, possiamo osservare anche reazioni che possiamo definire quasi "annoiate".
Negli ultimi anni la voglia di mostrarsi ha portato le persone, ed in particolare i più giovani, a sperimentare e filmare le azioni più assurde: dal classico scherzo di mostrare un cetriolo ai gatti generando una paura istintiva fino allo YouTuber che ha costretto a far "volare" il suo cane legandolo a dei palloncini ad elio. Insomma, nella maggior parte dei casi e soprattutto ad una prima occhiata questi scherzetti possono sembrare innocui, ma altre volte sono semplicemente inutili se non dannosi per gli animali.
Federica Pirrone, etologa e membro del comintato scientifico di Kodami, spiega: «Ci troviamo davanti ad un approccio interspecifico alquanto "bizzarro". La sensazione prevalentemente provocata nei nostri amici, a quanto si osserva, non è tanto lo spavento o il divertimento ma la confusione davanti una situazione di difficile interpretazione,che non rientra nelle attività convenzionali di gioco dei cani ad esempio».
Le reazioni però variano non solo in base alla specie ma anche al carattere individuale di ogni singolo animale. Vi sono personalità più ansiose ed altre più consone ad assecondare le "stranezze" del proprio compagno umano, caratteri più brillanti o più creduloni.
Per quanto riguarda il bellissimo esemplare di ara scarlatta (Ara macao), un animale estremamente intelligente e dalla personalità complessa, Pirrone sottolinea: «Non possiamo affermare con certezza che si tratti davvero di spavento: questi animali sono noti per il loro comportamento imitativo e non è da escludere in questo caso un'influenza umana nella sua reazione». È possibile comunque che a farlo scattare non sia stato il semplice "cucù settete", ma tutto il contesto, comprese le urla di stupore delle altre persone. «Siamo davanti ad un animale adulto che chissà quante altre volte ha fatto quel "gioco" e quindi magari se lo aspetta anche».
Secondo l'etologa, comunque, la "What The Fluff challenge" non è di certo il giusto modo per interagire con il proprio animale: «Vi sono interazioni decisamente preferibili», ma non dobbiamo sommariamente interpretare le loro reazioni con i nostri standard. Tuttavia, prima di tirare degli "scherzetti" ai nostri amici postandoli sui social, ricordiamoci sempre di valutare come potrebbero prendere il gioco e rispettiamoli sempre, soprattutto».