Sbalzato a bordo strada da un automobilista che non gli ha prestato soccorso e che forse non si è neanche reso conto di averlo investito: è questo che è successo alla volpe Pedro, ora finalmente fuori pericolo grazie all'intervento del Centro faunistica di Calimera, in provincia di Lecce.
A trovare Pedro è stata la volontaria della locale sezione dell'Oipa Sara Mariello. La giovane si è trovata davanti una scena agghiacciante: due volpi atterra, una femmina ormai morta e un maschio che da bordo strada la guardava senza poter fare nulla. Subito si è attivata la locale di soccorso che fa capo al Centro faunistico dove Pedro è arrivato in condizioni gravi: ferite multiple agli arti e un trauma cranico che lo ha lasciato incosciente per giorni.
La prognosi riservata è durata due settimane durante le quali la volpe si è ristabilita quasi del tutto. «Appena si è ripreso, Pedro, ha dato subito segnali di voler tornare libero», fa sapere il Centro.
Sempre nella provincia leccese poco dopo è toccato alla giovanissima volpe Paco, recuperato a Salve dai volontari della organizzazione locale "La combriccola di Sofia!". Anche in questo caso l'animale riportava lesioni e fratture multiple compatibili con un incidente stradale. Come Pedro, anche Paco resterà in prognosi riservata per le prossime due settimane. «La tempestività e la competenza dei soccorsi restano importantissimi per aumentare le chance di sopravvivenza di questi animali. Eppure c'è chi prima li investe», dice amareggiato uno dei volontari che lo hanno soccorso.
Il verificarsi di questi due episodi in un breve lasso di tempo non è casuale: questo è un momento dell'anno particolarmente importante per questa specie, la cui stagione degli accoppiamento va da gennaio a marzo. Tuttavia, il Centro stesso segnala una importante impennata dei ricoveri di selvatici: «Invece dei soliti 800-900 animali ricoverati, nel 2020 sono diventati 1.300 e nel 2021 addirittura 1.627».
La volpe è il carnivoro selvatico più diffuso in Italia, e anche quello con l’area di distribuzione più ampia. Pur essendo una specie selvatica ci sono casi di volpi “urbane” che trovano rifugio nei pressi delle città sfruttando le risorse alimentari messe a disposizione dai cassonetti. Una pratica molto pericolo che rendere gli animali incapaci di tornare nei loro habitat, un po' come è successo con la lupa di Potenza.
Questo inoltre, rappresenta un periodo particolarmente delicato per le volpi dato che la stagione degli accoppiamenti va da gennaio a marzo. Questo potrebbe giustificare perché Pedro sia stato investito mentre era in compagnia di una femmina.
«Segnalate sempre un animale in difficoltà. Una chiamata può salvare una vita», esortano gli operatori e i volontari.