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15 Gennaio 2023
9:26

Volatili catturati illegalmente in Lombardia: sequestrati 150 uccelli tra cui diverse specie protette

Il sequestro di quasi 150 passeriformi catturati illegalmente è stato effettuato dai Carabinieri della Forestale di Milano che hanno denunciato l'uomo. L'ennesimo caso di bracconaggio nel nostro Paese, in cui ogni anno vengono uccisi illegalmente 5 milioni di uccelli.

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Quando è stato fermato dai Carabinieri della Forestale di Milano, nel furgone aveva quasi 150 passeriformi, tra cui 104 cardellini, 25 verzellini, 6 fanelli, specie protette e tutelate anche dalla Convenzione di Berna, e 7 verdoni, esemplari tutelati dalla normativa nazionale.

Tutti i volatili erano stati catturati illegalmente e per questo, un milanese è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano per furto aggravato (furto venatorio) e detenzione illecita di specie tutelate dalle leggi nazionali.

Dai controlli effettuati in seguito dai militari della Forestale di Magenta e dal Nucleo Cites di Milano durante la perquisizione al domicilio dell’uomo, sono stati trovati e sequestrati anche numerosi strumenti illegali di cattura di vario genere e ancora altri volatili.  Tra questi 14 reti da uccellagione, 14 tagliole, 28 archetti e due richiami elettroacustici, anch’essi strumenti tutti vietati dalla legge.

Tutti gli esemplari sequestrati sono stati affidati al CRAS, il Centro Recupero Animali Selvatici si trova all’interno dell’Oasi “Bosco WWF di Vanzago” vicino a Milano, per la loro reintroduzione in natura dopo che sarà stata accertata la loro attitudine alla vita selvatica.

Il bracconaggio nel nostro Paese, lungi dall’essere sconfitto, al contrario è ancora molto intenso: sul mercato nero, alcune specie di volatili hanno, infatti, un alto valore, arrivando a costare anche alcune centinaia di euro. Per questa ragione il prelievo illegale è ancora assai diffuso su tutto il territorio nazionale, considerando anche il fatto che la caccia a specie protette viene considerata un reato minore.

Le operazioni per contrastare il fenomeno sono moltissime, ma nonostante questo purtroppo, ogni anno continuano a venire uccisi illegalmente circa 5 milioni di uccelli, secondo i dati della Lipu.

In Italia a disciplinare la questione esiste la legge 157 del 1992 che stabilisce, in sostanza, che gli animali selvatici sono di proprietà dello Stato e rientrano nel patrimonio indisponibile, ma l’abbattimento è possibile anche se può essere effettuato solo per le specie indicate, con i mezzi, nei luoghi e nei tempi stabiliti dalla legge e nel numero massimo consentito per ogni giornata o periodo.

A regolamentare la materia c’è anche la cosiddetta Direttiva Uccelli dell’Unione Europea che riconosce la perdita e il degrado degli habitat come i più gravi fattori di rischio per la conservazione degli uccelli selvatici e si pone quindi l'obiettivo di proteggere gli habitat di determinate specie.

Per numero di uccelli catturati e uccisi, tra i paesi dell’area del Mediterraneo, l’Italia è al secondo posto, dopo l’Egitto. Le prede possono essere uccelli canori, dalle allodole ai merli tordi, che vengono uccisi oppure catturati con le reti per essere venduti come richiami vivi nella caccia di appostamento. Ma lo stesso accade a cardellini, fanelli e pettirossi.

I cacciatori illegali uccidono anche uccelli rapaci, come gufi, poiane e falchi, spesso eliminati perché rappresentano una minaccia per allevatori di polli o di piccioni.

A volte i rapaci finiscono anche imbalsamati, come trofei in qualche collezione privata. Ma per la maggior parte gli uccelli di specie protette vengono uccisi per essere mangiati: o direttamente dai cacciatori o spesso, per essere venduti a ristoranti che li cercano per offrire ai loro clienti piatti considerati proibiti e prelibati.

C’è da dire che i bracconieri sono una percentuale estremamente piccola di tutti i 700mila circa cacciatori italiani, ma i danni che creano sono comunque danni enormi.

Secondo un report di Legambiente in Italia, negli anni che vanno dal 2009 al 2020, sono stati 35.500 gli illeciti denunciati, 2.960 ogni anno, quasi 250 al mese. Purtroppo, però, sempre secondo l’organizzazione, solo un bracconiere su venti viene individuato.

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Simona Sirianni
Giornalista
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