;Resize,width=638;)
Vivere in strada non è facile. Per alcuni è una scelta, per altri l'unico modo di sopravvivere. E sono tanti i senzatetto che condividono la vita con un animale domestico accanto, tra polemiche e giudizi che arrivano dalla società civile mentre il dato di fatto dovrebbe essere che ogni storia è una storia a sé. Le vite senza una fissa dimora rappresentano uno spaccato di mondo in cui ci sono persone che amano profondamente e rispettano l'animale che gli è accanto e episodi di cronaca che raccontano di sfruttamento e maltrattamento.
Questo micro mondo della relazione tra uomo e animale è stato oggetto di uno studio pubblicato su Plos One in cui i ricercatori sono arrivati alla conclusione che: «Sebbene vivere la condizione di senzatetto con un animale domestico possa presentare sfide uniche può anche fornire salute fisica, salute mentale e benefici sociali».
L'indagine è stata condotta a Seattle, città degli Stati Uniti con una importante presenza di homeless, attraverso il progetto Photovoice che ha coinvolto adolescenti e adulti che vivono in strada insieme a un animale domestico. Il periodo in cui si è svolta l'analisi è dal 2018 al 2019 e l'intenzione degli esperti è stata quella di «esplorare l'esperienza dei senzatetto con un animale domestico per comprendere l'impatto del legame uomo-animale sulla salute di ciascuno e per promuovere cambiamenti politici per aiutare persone e animali».
Sono state venticinque le persone di diverse fasce di età, sesso e situazioni di vita reclutate principalmente attraverso associazioni che si occupano di dare supporto a chi vive senza fissa dimora. Diciannove hanno completato lo studio che ha dato vita a un portfolio di oltre 900 immagini. Il metodo di lavoro è stato suddiviso in diverse fasi: sono state condotte interviste individuali con ciascun partecipante con cui ci si è confrontati poi per analizzare e condivivere le emozioni di fronte proprio alle fotografie che li rappresentavano.
Un tema chiave emerso dalle interviste e dalle foto è l’importanza e la forza del legame uomo-animale che fornisce benefici per la salute mentale e fisica e una grande motivazione per andare avanti. «Le sfide legate alla vita quotidiana dei senzatetto con un animale domestico includevano barriere all’accesso ai servizi, all’alloggio e all’occupazione – spiegano i ricercatori – Nel loro insieme, le immagini, le storie e i temi ci consentono di facilitare la comprensione dei senza fissa dimora e della relazione con il loro compagno animale, portando a una maggiore empatia e spingendo per politiche concrete a loro beneficio».
Negli Stati Uniti sono stati contati in una sola notte, nel gennaio del 2022, almeno 582.462 senza fissa dimora. La regione di Seattle-King County ospita una delle più grandi popolazioni di senzatetto del paese, con 13.368 persone che vivono in strada. «Sebbene il numero totale di homeless che vivono con un animale domestico nella contea sia sconosciuto – sottolineano gli autori dello studio – si stima che sia superiore alla media nazionale a causa degli elevati livelli complessivi di presenza di animali domestici nell'area, di organizzazioni dedite alla cura delle comunità di senzatetto e anche per le normative locali relativamente all'accesso degli animali in strutture di servizi accoglienza. Nonostante vi sia dunque una certa attenzione, i clochard con animali domestici nella contea di Seattle-King hanno però riferito che il loro animale funge da barriera all’accesso ai servizi medici e sono più propensi a cercare cure per il proprio animale che per se stessi».
Su Kodami abbiamo dedicato la puntata "Clochard e cani, storie di amicizia in strada oltre i pregiudizi" della nostra serie POV proprio al rapporto tra persone e cani che vivono insieme senza una casa a cui tornare.
