Spaventati e malnutriti, 22 gatti sono stati portati via da un alloggio comunale a Rho, comune in provincia di Milano, dove vivevano in condizione molto precarie insieme alla loro pet mate, una donna in gravi difficoltà economiche, che si prendeva cura dei gatti come poteva. L’operazione congiunta tra Asl Veterinaria, Carabinieri e Polizia Locale, scattata dopo alcune segnalazioni arrivate al comando della polizia locale, è riuscita e i mici sono stati tratti in salvo. Con loro c’era anche un cane che, dalle prime ricostruzioni, sembra che vivesse nel bagno perché non amante della specie in casa più numerosa.
I mici non sterilizzati e non vaccinati e con qualche gatta che potrebbe essere gravida, sono stati affidati alle cure dei volontari dell'associazione Dimensione Animale Rho che si occupa del gattile comunale di via Turati, i quali hanno raccontato la vicenda, essendo già stati chiamati per il recupero: «Portarli via è stato molto difficoltoso perché erano nascosti in tutti gli angoli della casa e, infatti, ci siamo riusciti solo dopo ore di pazienti tentativi da parte di una squadra di nostri volontari e di Andrea del canile sanitario di Sedriano. La pet mate era presente ed è stata lei a consegnarci i gatti che vivevano in una terribile situazione perché la signora, purtroppo, da tempo gravava in una situazione di malessere e probabilmente non aveva mai avuto la forza di chiedere aiuto. Ora, i mici sono tutti al sicuro, spaventatissimi ma al sicuro. I più piccoli hanno bisogno di cure specifiche».
E ora è il momento degli accertamenti per escludere malattie: «Sarà necessario procedere al più presto con i test Fiv e Felv e con altri esami utili ad escludere malattie come la sindrome da Immunosoppressione felina, la Leucemia Felina, la Parvovirosi, la Giardia o altro. Nel frattempo devono rimanere isolati dagli altri gatti e monitorati. Ma faremo di tutto per rimetterli in salute. Sarà uno sforzo organizzativo importante per la nostra associazione, vista la struttura provvisoria in cui operiamo, per cui chi volesse aiutarci, può farlo portandoci cibo umido per adulti e cuccioli, sabbia per lettiera agglomerante, antiparassitari e antipulci».
Letti i fatti, la vicenda potrebbe rappresentare un caso di animal hoarding, il disturbo da accumulo di animali, che porta a raccogliere in maniera compulsiva un grande numero di animali, senza poi, però, essere in grado di fornire loro ciò di cui hanno bisogno. L'individuazione dei casi, però, non è facile perché l'accumulatore molto spesso è ignaro della sofferenza dell’animale e la sua negligenza non è volutamente intenzionale, tanto che si dicono profondamente attaccati ai loro animali manifestando. Si tratta piuttosto, dell'incapacità di rendersi conto delle condizioni di trascuratezza in fa vivere non solo i gatti, ma se stesso.
Per informazioni telefonare al numero 349-8678586 o inviare una mail all'indirizzo: paolabarbieri.dar@gmail.com