Escrementi non raccolti, cani senza guinzaglio e altri comportamenti non corretti da parte dei pet mate nel mirino della Polizia Municipale di Firenze: dal 21 aprile per le vie del capoluogo toscano sono in servizio tre pattuglie di agenti in borghese incaricati di controllare come viene gestita la presenza dei cani in giardini, aree verdi e marciapiedi e far scattare multe o denunce in caso di violazioni.
Gli agenti sono dotati di un lettore microchip per verificare l'effettiva iscrizione dell'animale all'anagrafe canina, atto obbligatorio, e controlleranno che venga rispettato il regolamento comunale in materia di benessere animale. Che prevede che i cani vadano sempre portati a guinzaglio (non più lungo di 1,5 metro) e, «se necessario, essere anche dotati di museruola. Il proprietario – si legge sul regolamento – deve sempre raccogliere le feci del proprio cane e avere quindi con sé sacchetti o altri mezzi per la raccolta».
«Sono molte le segnalazioni che ci arrivano su questo tema e quindi abbiamo deciso di intensificare i controlli destinando alcune pattuglie a questo servizio – ha dichiarato l’assessora alla sicurezza urbana Benedetta Albanese – La vivibilità e il decoro della città passano anche attraverso il rispetto delle regole di civile convivenza, come appunto quelle che coinvolgono i nostri amici a quattro zampe. Chiediamo ai proprietari maggiore attenzione e responsabilità nell'interesse di tutti, ad iniziare dai soggetti più deboli come anziani e bambini».
La decisione del Comune di Firenze appare particolarmente significativa anche alla luce di quanto disposte il Codice Penale all’articolo 639, che punisce il “deturpamento e imbrattamento di cose altrui”. Come spiegato su Kodami dall’avvocato Salvatore Cappai, la norma stabilisce che chi deturpa o imbratta, appunto, cose mobili o immobili altrui è punito, a querela della persona offesa, con la multa fino a 103 euro. Se il fatto è commesso su beni immobili o su mezzi di trasporto pubblici o privati si applica la pena della reclusione da uno a sei mesi o della multa da 300 a 1.000 euro. Ancora, se il fatto è commesso su cose di interesse storico o artistico, si applica la pena della reclusione da tre mesi a un anno e della multa da 1.000 a 3.000 euro. Disposizioni che si applicano non soltanto per le feci, ma anche per l’urina.
Nel primo giorno di servizio, il 21 novembre, gli agenti in borghese delle pattuglie fiorentine hanno quindi scelto le zone da controllare sulla base della frequentazione di cani e umani, scegliendo quella dello stadio e il lungarno Colombo, dove è presente un’area cani. In totale sono stati controllati 11 cani, tutti regolarmente tenuti a guinzaglio e iscritti all'anagrafe canina. Gli agenti hanno poi allargato il campo di azione nelle strade adiacenti, e non hanno riscontrato nessuna violazione.