Zoe, Kreole, Night Spirit, Wendy: i soccorritori a quattro zampe del ponte Morandi

Le immagini dei cani imbracati e calati sui detriti, in quei tragici giorni di agosto, hanno fatto il giro del mondo: 40 le unità cinofile impegnate nelle operazioni di soccorso, membri fondamentali delle squadre Urban Search & Rescue, che con il loro fiuto e il loro addestramento hanno indicato ai soccorritori dove cercare nella disperata ricerca di sopravvissuti: ecco le loro storie dei cani soccorritori del ponte Morandi.

14 Agosto 2021
8:38
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cani soccorritori ponte morandi

Wendy, Zoe, Night Spirit, Canada, Apple: il 14 agosto del 2018 a Genova, sul luogo di una delle più terribili tragedie degli ultimi decenni, c’erano anche loro, i cani soccorritori che hanno lavorato in tandem con Vigili del Fuoco, Protezione Civile e forze dell'ordine per cercare i superstiti tra le macerie del ponte Morandi.

Le immagini dei cani imbracati e calati sui detriti in quei tragici giorni di agosto hanno fatto il giro del mondo: 40 le unità cinofile impegnate nelle operazioni di soccorso, membri fondamentali delle cosiddette squadre Usar, Urban Search & Rescue, che con il loro fiuto e il loro addestramento hanno indicato ai soccorritori dove puntare nella disperata ricerca di sopravvissuti.

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Tra le macerie del ponte Morandi in cerca di superstiti

Le vittime del crollo del ponte Morandi furono 43, ma grazie al lavoro delle squadre di soccorso molti feriti vennero recuperati in tempo. Un lavoro difficile, duro e pericoloso, in cui la connessione tra cane e conduttore è fondamentale non solo per la buona riuscita degli interventi, ma anche per la loro incolumità: un piede appoggiato nel punto sbagliato o il passaggio in un anfratto possono portare a infortuni, in alcuni casi anche gravi.

Del Nucleo Cinofilo dei Vigili del Fuoco della Liguria, intervenuto in forze sul sito del crollo, fanno parte principalmente Labrador e Border Collie: Zoe è una Labrador color miele del vigile del fuoco di Imperia Rocco Tufarelli, Kappa è il Border collie di Mirko Giannuzzi, in forze a Savona. Mirko ha recentemente detto addio a un altro collega e compagno di vita, Canada, morto a 14 anni, anche lui impegnato sia per il ponte Morandi sia per il crollo della Torre Piloti.

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Credit Rocco Tufarelli

E poi il Pastore Australiano Apo e il Bovaro del Bernese Kreole, arrivati da Perugia, e ancora Wendy, Pastore Belga di 7 anni, che tra le macerie ha lavorato insieme con Roberto Gastaldo: Wendy è morta lo scorso maggio, un dolore improvviso che Gastaldo ha condiviso con i colleghi. Quel mattino di agosto sotto la pioggia incessante, in una città semi deserta e ammutolita dallo sgomento e dalla paura, c'era poi Night Spirit, anche lui Pastore Australiano, in forze non nei Vigili del fuoco ma nella sezione cinofila della Questura di Genova. Night Spirit è stato tra i primi ad arrivare sul posto, insieme con Laura Bisio e Francesco Piliego: è stato lui a fiutare la presenza di Marina e della figlia Camilla, rimaste sotto le macerie nella zona dell’isola ecologica di Amiu, e grazie a lui le due donne sono state trovate in tempi brevi e tratte in salvo.

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Un rapporto basato su fiducia e rispetto

Le razze dei cani soccorritori non sono casuali: nel corpo dei Vigili del Fuoco non possono essere accettati cani troppi piccoli, perché troppo fragili, e neppure troppo grandi, perché non riuscirebbero a infilarsi agevolmente tra le macerie. Il cane viene individuato sin da cucciolo per alcune caratteristiche e peculiarità che lo rendono adatto ai soccorsi, e per lui e l’umano di riferimento inizia un addestramento lungo e complesso che li porta a sviluppare un rapporto simbiotico. I cani vengono portati sin da piccoli in appositi siti che ricostruiscono scenari come terremoti, alluvioni, crolli, luoghi in cui affinano le loro capacità e imparano ad associare a particolari odori altrettante situazioni, e dove inizia a svilupparsi il codice comunicativo che consente alla squadra – perché di questo si tratta – di agire con rapidità ed efficienza.

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Il 14 agosto del 2018 per alcuni è stata la prima e più difficile prova. È il caso, per esempio, di Zoe, la Labrador di Rocco Tufarelli, che aveva ottenuto la certificazione come cane da ricerca soltanto tre mesi prima  del crollo. Zoe è la protagonista del video che ha fatto il giro del mondo, un breve spezzone in cui la si vede assicurata a un’imbracatura sulle spalle di Rocco e calata nell’alveo del fiume Polcevera, tra lamiere contorte e blocchi di calcestruzzo. Nel corso delle ricerche si è ferita a un polpastrello, un taglio che non l’ha fermata: portata al campo allestito in zona Campi, è stata visitata dal veterinario, medicata ed è tornata a cercare.

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Credit Rocco Tufarelli

Esperienze che cementano un rapporto fondato sulla fiducia e sul rispetto. E quando un amico e un collega se ne va, per chi resta il dolore è tanto. Lo sanno bene Mirko Giannuzzi e Roberto Gastaldo, e anche Massimo Mancinelli, che nell'agosto del 2020 ha detto addio a Kreole, Bovaro del Bernese rimasta per 8 anni in servizio nel nucleo cinofilo dei vigili del fuoco di Perugia, colpita da un male incurabile. Una perdita che Rocco Tufarelli aveva riassunto alla perfezione con poche parole: «Io e i cani siamo una squadra. Senza di me loro non vanno da nessuna parte, senza di loro non ci vado io».

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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