Investita per ben tre volte, è diventata un simbolo di resistenza. E così per l’oca Gertrude – così è stata ribattezzata – alla fine si è mobilitato anche il Comune di Viareggio, che ha deciso di pagare le spese per le sue cure.
La storia dell’oca Gertrude è stata raccontata dai volontari della Gep.A Toscana, nucleo Guardie zoofile Lucca Viareggio. L’animale vive in modo sostanziale lungo la Fossa dell’Abate, a Viareggio, insieme con un’altra quarantina di suoi simili. Il problema è che il canale, che sfocia in mare, sorge vicino alla trafficata via Aurelia. E che le oche spesso attraversano la strada per raggiungere il campo che si trova dall’alto lato, finendo sulla traiettoria delle auto.
Gertrude, nello specifico, era già stata investita due volte prima di finire nelle mani della volontari della Gep.A Toscana, che l’hanno recuperata dalla strada e portata in una clinica veterinaria di Pietrasanta per le cure. A sostenere le spese, come detto, il Comune di Viareggio, che si è interessato alla vicenda tramite la Polizia Municipale. L’oca è rimasta alla clinica Portone, specializzata nel trattamento di questi animali, per 9 giorni, e alla fine ha potuto fare ritorno in libertà.
«Abbiamo avuto l'onore di rimetterla nel suo territorio – ha detto Vittoriana Fruzzetti, presidentessa del nucleo Gep.A – Emozionante il ricongiungimento con i compagni accorsi per salutarla . Vogliamo ringraziare la clinica per le cure, e la Polizia Municipale di Viareggio per l’intervento immediato nel soccorrere l'oca». La richiesta rivolta al Comune, adesso, è quella di mettere in campo misure che possano quantomeno mitigare il rischio investimento, anche alla luce dei numerosi episodi che si sono registrati nel corso dell’anno.