Rita Dalla Chiesa, candidata di Forza Italia: «La politica non basta, serve educazione nelle famiglie per tutelare gli animali»

Rita Dalla Chiesa, candidata alla Camera dei Deputati del partito dell'ex premier Silvio Berlusconi, in questa intervista ci parla delle proposte previste dal programma e della sua storia personale di convivenza con i meticci che ha adottato.

25 Settembre 2022
8:01
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Intervista a Rita Dalla Chiesa
Candidata di Forza Italia alla Camera dei Deputati
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Forza Italia, nel programma presentato in occasione delle elezioni politiche del 25 settembre 2022, opera una netta divisione tra gli animali, riconducendoli a due distinte categorie: i cani e i gatti da tutelare e la fauna selvatica i cui danni vanno "contrastati". La divisione è ben evidente a partire dai due diversi paragrafi in cui sono inseriti: uno dedicato alla salute, e l'altro all'agricoltura. E' ciò che emerge dalla nostra analisi del programma dei berlusconiani nell'ambito del nostro speciale intitolato "La giungla delle elezioni".

Ne abbiamo parlato nell'intervista a seguire con Rita Dalla Chiesa, candidata alla Camera dei Deputati per il partito dell'ex premier Silvio Berlusconi.

Quali sono i contenuti del programma del suo partito relativamente al tema degli animali e della biodiversità?

Sulla biodiversità sicuramente c'è un'attenzione molto forte, soprattutto da parte del presidente Berlusconi e anche mia che per tanti anni ne ho parlato attraverso le mie trasmissioni: ho fatto molte campagne sociali su questo tema. Per quanto riguarda gli animali, li metterò come priorità rispetto ad altre cose, li amo moltissimo in generale: credo che siano creature da curare e da salvaguardare dalla cattiveria delle persone e che hanno un'anima.

Nel programma di Forza Italia proponete ad esempio l'inasprimento delle pene per chi maltratta gli animali, una proposta che ritorna da tempo e che ancora però non ha portato ad un effettivo cambiamento a livello politico. Cosa ne pensa?

Io credo che non sia una cosa che riguarda solo la politica ma dovrebbe essere assolutamente normale fra delle persone che si dichiarano civili non maltrattare gli animali. Penso che tutte le battaglie che vorremmo portare avanti attraverso Forza Italia dovrebbero essere comuni a tutti gli schieramenti politici.

All'interno del programma del suo partito non si parla di fauna selvatica. Perché?

La fauna selvatica va salvaguardata assolutamente, per me è una cosa essenziale. Vengo spesso attaccata da chi dice che penso di più agli animali che alle persone, ai bambini. Non è vero: non c'è niente di più falso e una cosa non esclude l'altra. Secondo me non dobbiamo neanche parlarne in termini politici ma in termini umani. Mi arrabbio quando vedo che c'è ancora tanta violenza nei confronti di un mondo che tutto sommato non si può difendere e siamo noi che dobbiamo farlo. Sì le leggi servono a questo e sicuramente chi fa del male agli animali deve andare in galera. Io poi chiudo e  butto la chiave!

Però è fondamentale che chi avrà il governo di questo Paese passi dalle idee a delle azioni concrete…

Certo, quello è sicuro, però quello che intendo è che si dovrebbe partire dall'educazione in famiglia. Poi, se proprio non passano i messaggi giusti allora sì, la politica può intervenire e mettere delle leggi ad hoc in modo che possiamo tutelare al meglio i nostri animali. Ma a me sembra anche una follia arrivarci con le leggi: ci si dovrebbe arrivare con il buon senso e con l'umanità.

Qual è secondo lei la più grande risorsa nel nostro Paese in relazione agli animali e alla biodiversità?

Vengo da una famiglia dove il rapporto con gli animali è sempre stato normale tanto quanto la cura per tutto quello che ci circonda: piante e natura in generale. A casa nostra c'è stato sempre il massimo rispetto e continua a esserci. A me parlare di questi temi fa anche male, perché mi sembra di capire che in realtà ci sia ancora tantissimo da fare. Ma la cosa che mi fa ammattire è che non si riesce a penetrare nelle teste di queste persone o nei loro cuori (coloro che maltrattano gli animali ndr) perché poi è tanto cuore che dovrebbe esserci da questo punto di vista. Quindi per me dovrebbe essere già stato fatto tutto quello che lei mi sta chiedendo: dovrebbe rientrare nella normalità degli esseri umani nei confronti degli animali. Ecco penso a quando un animale fa del male all'uomo: è stato portato a farlo secondo me. Io sono sempre dalla parte dei più deboli.

Lei ha sempre vissuto con dei cani e ha adottato dei meticci, giusto?

Sì, ho un grande amore che si chiama Pedro e che in questa campagna elettorale mi sta mancando moltissimo: ha 19 anni e quindi ha raggiunto veramente il massimo di quanto possa raggiungere un cagnolino. E' un vecchietto bianco e nero e viviamo in simbiosi. E poi ho altri due meticci trovati per la strada. Uno che scappava fra le macchine ed era terrorizzato ed è rimasto un pochino chiuso di carattere. Con gli animali bisogna avere anche quel minimo di conoscenza della loro psicologia che li porti a fidarsi di noi e di certo non basta dargli una ciotola di cibo, di acqua o una cuccia. Bisogna far capire loro che noi ci siamo, che siamo dalla loro parte e nei momenti duri della mia vita io ho sempre avuto più che degli amici a due zampe quelli a quattro. Sto vivendo male l'idea che Pedro se ne andrà e è la vita in questo è ingiusta perché Dio ha fatto tante cose belle ma non ha dato agli animali la stessa età degli uomini.

Quasi il 50% degli italiani convive con un animale. Qual è il messaggio del suo partito a questa fetta importante della popolazione?

Solidarietà, perché ce la siamo dimenticata per strada. Non ce ne è fra le persone: c'è solo la voglia di stare l'uno contro l'altro, di infangare, anzi di respingere la mano che magari uno tende. Credo sia la cosa che mi manca di più in questo momento. Io sono una donna adulta, ho vissuto tanto, ho vissuto tante vite si può dire. Ecco, la mancanza di solidarietà che sto vedendo in questo momento è molto forte, pesante da accettare. E quindi la prima cosa che voglio fare entrando in Parlamento è tentare di far capire che noi siamo tutti lì per servire il cittadino e per cercare di capire le vere esigenze, indipendentemente dai partiti politici. Utopia? Può darsi. Entro allora con questa utopia in Parlamento… se mai ci dovesse entrare.

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Diana Letizia
Direttrice editoriale
Giornalista professionista e scrittrice. Laureata in Giurisprudenza, specializzata in Etologia canina al dipartimento di Biologia dell’Università Federico II di Napoli e riabilitatrice e istruttrice cinofila con approccio Cognitivo-Zooantropologico (master conseguito al dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Parma). Sono nata a Napoli nel 1974 e ho incontrato Frisk nel 2015. Grazie a lui, un meticcio siciliano, cresciuto a Genova e napoletano d’adozione ho iniziato a guardare il mondo anche attraverso l’osservazione delle altre specie. Kodami è il luogo in cui ho trovato il mio ecosistema: giornalismo e etologia nel segno di un’informazione ad alta qualità di contenuti.
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