Riabbraccia il cane dopo 5 anni: da Bitonto a Verona, la storia del Jack Russell Luciano

Luciano, un Jack Russell di 13 anni, ha ritrovato dopo 5 anni il suo pet mate. L'abbraccio, dopo un lungo viaggio da Bitonto e Verona, è da film.

11 Gennaio 2023
12:44
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Si sono ritrovati dopo 5 lunghi anni. I protagonisti di questa storia sono Luciano, un Jack Russell di 13 anni che vagava nella periferia di Bitonto, e Tiziano, un giovane originario del Sud che aveva dovuto lasciare la sua terra per motivi di lavoro. Dopo circa 800 chilometri di viaggio si sono di nuovo abbracciati, in una di quelle scene che di solito si vedono nei film, grazie anche all’intervento dell’Associazione Qua la zampa Heart, che ha accompagnato questo ricongiungimento facendo tutte le verifiche necessarie in una così commovente quanto intricata vicenda.

Per comprendere meglio questo racconto è necessario, infatti, riavvolgere il nastro di 1825 giorni. Tanti quanti ce ne vogliono per tornare nel 2018. Tiziano è costretto a trasferirsi per lavoro in un’altra città. Parte per Verona lasciando la mamma e il papà. Con loro c'è anche Luciano, il cane di famiglia, di cui si prendono cura i genitori. La distanza non è cosa semplice da gestire. Soprattutto perché subentrano gravissimi problemi di salute che colpiscono i suoi genitori. Per il bene di Luciano, oltre che per la delicatezza della situazione, i familiari di Tiziano decidono di affidare il cane a qualcuno, chiedendo l’aiuto di un parente. Nel giro di qualche settimana Luciano, l’affettuoso Jack Russell, viene lasciato a una persona ritenuta affidabile, amante degli animali e abituata a lavorare con loro.

Tiziano, a cui è intestato il cane, commette però l'errore di trascurare il cambio di registrazione del microchip che era stato regolarmente applicato a Luciano durante le sue prime visite mediche. Un pizzico di superficialità a cui, però, vanno riconosciute tutte le attenuanti del caso. Come detto, in quel periodo ci sono altri pensieri che gli assalgono la testa. Si ritrova a gestire una situazione emotivamente molto complicata a grande distanza dalla sua vecchia casa. Il pensiero che viene in mente, però, è come mai nel corso di questi 5 anni non si sia premurato di chiedere notizie del cane di famiglia: «Stavamo vivendo delle circostanze particolari – racconta Tiziano a Kodami – I miei genitori hanno visto gradualmente un peggioramento delle loro condizioni. Bisognava far fronte a un qualcosa di non facile e io nel frattempo mi stavo costruendo lontano una nuova vita. Mi sono fidato di un parente stretto. Se non mi fosse interessato di Luciano, del resto, non mi sarei preoccupato di fargli applicare il microchip quando era coni miei genitori».

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Passano cinque anni e a Gianna Manfredi di Qua la zampa Heart arriva una segnalazione per un cane. Si tratta di un Jack Russell, è già anziano e da giorni sta vagando nella periferia di Bitonto. Siamo a fine dicembre. Attraverso la sua pagina condivide alcune immagini del cagnolino, che in seguito le viene affidato direttamente anche al fine di capire se si tratti di un abbandono oppure di una fuga.

«Abbiamo scoperto che il piccoletto aveva il microchip – racconta la volontaria a Kodami – di lì facilmente siamo risaliti al suo responsabile». Si tratta proprio di Tiziano che lì per lì appare quasi incredulo: «Non era possibile – è stata la prima reazione dell'uomo – Quando Gianna mi ha mandato la fotografia sono scoppiato a piangere. Non riuscivo a crederci».  La prima cosa che fa Tiziano, dunque, è quella di rintracciare la persona a cui Luciano era stato affidato. A quanto pare, però, questo riferimento non si era rivelato affidabile come era apparso in quel momento di disperazione. Il cane, probabilmente, era passato attraverso più di una mano. E già un'altra volta era stato ritrovato tra le campagne.

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Ci si ritrova dunque di fronte all'ipotesi di trovare una nuova famiglia per il tramite dell'associazione. Ma Tiziano non ci pensa due volte:  «Mi sono guardato in faccia con la mia compagna – spiega – e abbiamo capito che doveva tornare con me. Abbiamo avuto da poco una bambina. Forse è stato un segno del destino. Forse è venuto per conoscere mia figlia. Quante volte ho pregato di poterlo rivedere almeno in una foto. Ho pensato a lui e mi sono chiesto come stesse. Mai avrei pensato a tutta questa storia. Magari io stavo cercando lui e lui stava cercando me». E così arriviamo a un paio di giorni fa. L'associazione provvede a ultimare tutte le verifiche. Tiziano organizza tutto e così dopo un viaggio di più di 8 ore i due si riabbracciano dopo essere stati a lungo lontani. L’espressione incredula del cane, con le orecchie appiattite di lato, vale più di mille parole.

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«All'inizio è apparso un po' sorpreso – aggiunge Tiziano – ma appena siamo entrati in macchina l'ho chiamato con un fischio, come facevamo sempre. Lui mi è saltato addosso e mi ha iniziato a baciare. Adesso è diventato la mia ombra. Ha di nuovo una casa, al caldo, accanto a me. Sembra di vivere la scena di un film, con il lieto fine». Una storia commovente che si è conclusa nel migliore dei modi: con il ricongiungimento, cioè, di Tiziano e Luciano.

«Può capitare che si debba cedere un cane per disavventure personali – conclude Gianna Manfredi di Qua la Zampa Heart – Tiziano fu preso dalla disperazione più totale per dei gravi problemi di salute dei genitori. Ci siamo mobilitati, abbiamo ascoltato la storia, abbiamo compreso e siamo felici di aver riunito queste 2 anime».

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Roberto Maggi
Giornalista
Sono nato a Bari nel 1985. Sono un giornalista, fotografo e videomaker. Amo raccontare storie di animali sia con le parole che con le immagini. Sono laureato in giurisprudenza e da anni seguo la cronaca locale in Puglia. Amo tutti gli animali, ma in particolar modo i gatti. Faccio spesso amicizia con loro quando viaggio con la mia moto.
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