Il gorilla che si batte il petto è un'immagine emblematica, eppure è da poco tempo che si è scoperto qualcosa su questo comportamento. Sembra che i gorilla si battano forte il petto per modulare il suono della loro voce. Infatti i gorilla non si battono il petto con le mani a pugno, ma le tendono ad arco per amplificare il suono e si alzano in posizione eretta forse proprio per assicurarsi che i battiti vengano uditi a grande distanza (quasi un chilometro).
Il cosiddetto "beating chest" è un segnale multimodale, ovvero può essere percepito in diversi modi: attraverso la vista oppure l’udito. Avere due possibilità di percezione è strategico. Pensate: se fosse un segnale unicamente visivo, nel posto in cui vivono i gorilla la fitta vegetazione potrebbe ostacolarne la ricezione. Quando a “tamburellare” sono i maschi di più grande dimensione, il suono è molto intenso e a bassa frequenza, mentre quando a farlo sono i gorilla più piccoli il suono è più acuto e di più alta frequenza.
Questa differenza è sostanziale nella comunicazione dei gorilla perché, con il solo ascolto delle loro percussioni, si può capire se il maschio è grande oppure no. Dimostra, in altre parole, che i battiti sul torace dei maschi di gorilla, trasmettono informazioni affidabili e veritiere sulle proprie dimensioni corporee. Questo in etologia viene chiamato “segnale onesto”. Un segnale che non può essere falsato. Effettivamente, ci vorrebbero caratteristiche fisiche diverse per modificare il suono e non sono cose che si possono cambiare facilmente.
Ma perché mai dovrebbero essere sinceri? Per dimostrare la propria abilità competitiva: l’azione di battersi il petto permette ai maschi di misurarsi gli uni con gli altri senza dover passare al contatto fisico. Per i maschi più piccoli, il suono del battito del petto dei più grandi può essere un deterrente. Allo stesso modo, i grandi potrebbero udire i battiti di un maschio più piccolo e decidere che è più debole e non è il caso di preoccuparsene. Questa manifestazione molto suggestiva che incute paura è paradossalmente un comportamento che potrebbe evitare lo scontro. Infine, i ricercatori hanno rivelato che i singoli gorilla variano la durata e la quantità di battiti sul petto, suggerendo che "il tamburellarsi" potrebbe essere diverso e specifico per ogni individuo. Un po’ come la nostra voce, rivelando così anche qualcosa sulla singola identità degli individui. Ma questo è ancora tutto da scoprire.