«Non so quanti sono, mi stanno passando da tutte le parti»: queste le parole pronunciate da un’abitante di Fregene nel vedere un gruppo di daini sfrecciarle accanto e davanti all’auto mentre percorre viale Castellammare, una strada residenziale che scorre a pochi passi dall’Oasi WWF di Macchiagrande, cuore della Riserva naturale statale del Litorale Romano.
L’area protetta, oltre a ospitare istrici, volpi, rapaci e numerose specie di uccelli acquatici, è anche la casa di diversi gruppi di daini, che negli ultimi anni sono stati più volte argomento di dibattito tra i residenti della zona sud di Fregene e l’amministrazione comunale. Il problema principale è la vicinanza tra l’Oasi e la strada, che nel corso degli anni ha causato numerosi incidenti. Un rischio concreto, come dimostra il video condiviso da Massimiliano Graux, responsabile territoriale di Fratelli d’Italia e del Comitato spontaneo per la difesa dei daini e della sicurezza degli automobilisti, in cui si vedono gli animali correre lungo la strada e sbucare davanti all'auto all'improvviso.
Proprio per tentare di ridurre il più possibile questo rischio, il Comune di Fiumicino nel 2021 aveva preso una serie di provvedimenti specifici. Ad agosto aveva emesso un’ordinanza che impegnava i proprietari dei fondi agricoli che si affacciavano sulla strada nel tratto compreso tra il Parco Avventura e via Castellammare a provvedere a installare una recinzione, e a ottobre erano state installate barriere alte 2 metri con due varchi di 20 metri ciascuno per consentire il passaggio degli animali tra l’oasi del Wwf, la lecceta e il Parco Avventura. Qualche tempo dopo erano arrivati anche dossi per limitare la velocità e speciali attraversamenti pedonali dotati di segnalatori rossi che, in caso di attraversamento di animali selvatici, allertano i conducenti così da moderare la velocità.
«Dopo i 400 metri di recinzione installata sui lati della strada, e il dosso per far rallentare le auto nel varco per il passaggio degli animali – aveva spiegato l'assessore ai Lavori Pubblici Angelo Caroccia – questo è il terzo atto del piano salva daini che abbiamo elaborato. Tutto il progetto è stato realizzato con l’uso di un sistema di illuminazione di tipo sperimentale e completamente pensato in ottica del rispetto dell’ambiente, essendo la zona interessata da vincolo paesaggistico».
Nonostante le recinzioni, i daini continuano comunque ad arrivare in via Veneziana e in via Castellammare, e il loro numero sale di anno in anno. Da qui l'appello di Graux, che si è battuto proprio per far installare le recinzioni: «Continuiamo a sensibilizzare il problema ricordando a tutti di andare piano con l’autovettura e fermarsi in caso di presenza di animali – ha detto – ma un censimento del numero di daini in circolazione non può più aspettare».