Se indossasse le scarpe, porterebbe almeno un 40. Ma Mario, un cane San Bernardo, nonostante le grandi zampe, è in realtà un cucciolone sottopeso.
Quando è stato abbandonato pesava 55 chili e ora, accudito e coccolato, ha raggiunto i 72 da quando, due mesi fa, la sua strada si è incrociata con quella di un poliziotto genovese che, a suon di un chilo di crocchette al giorno (dose raccomandata dai veterinari) e tanto amore, lo sta rimettendo in forze.
«Mi sono subito innamorato dei suoi occhioni dolci – racconta Sergio Malatesta, 39 anni – ho visto un video pubblicato sulla pagina Facebook Passione San Bernardo, amo i cani e l'idea che fosse in canile non mi piaceva per niente». Così il 27 gennaio scorso l'associazione pubblica sui propri canali social la bella notizia: "Oggi è stato adottato Mario! Buona vita e buon nuovo inizio".
La storia di Mario, il cucciolo di San Bernardo
Mario è stato abbandonato in Abruzzo da piccolo, quando lo hanno trovato vagava denutrito in un bosco ma, grazie a "Passione San Bernardo" e ad altri volontari, il cane è arrivato in una pensione in Toscana dove il poliziotto lo ha raggiunto.
Dopo la richiesta di adozione e due incontri conoscitivi, il San Bernardo è arrivato nella sua nuova casa a Genova: «Quando non lavoro, siamo sempre insieme – dice papà Sergio – Siamo stati al mare, sulla neve e tutti i giorni andiamo al parco: lui adora i bambini e va d'accordo con gli altri cani sia maschi che femmine». Dopo due settimane di convivenza Mario e Sergio sono andati in "settimana bianca", hanno approfitta cioè delle intense nevicate dello scorso inverno nell'entroterra genovese e Mario sulla neve ha ritrovato se stesso: «Era pazzo di gioia! Intrattenibile – ricorda Sergio – saltava da una parte all'altra e sprofondava con le sue zampone nella neve ma devo dire che anche il mare è stato per lui una bellissima scoperta».
In breve tempo, Mario ha conquistato Sampierdarena diventando una star del quartiere, con il suo profilo su Instagram e TikTok, il San Bernardo riceve like e cuori giorno dopo giorno: «Le persone mi fermano perché è insolito vedere un San Bernardo in una città di mare – spiega il poliziotto – mi chiedono di accarezzarlo, di fare una foto con lui e dicono che sembra proprio quello visto in tv». A differenza dell'indimenticabile Beethoven, però, che nel film ne combinava di tutti i colori, Mario è molto giudizioso sia a casa sia a spasso: «È un gran dormiglione – racconta Sergio Malatesta – però si sveglia per fare colazione con me, quando non sono a casa resta tranquillo e dorme fino al mio ritorno».
Non si tratta del primo cane per Sergio che sette mesi fa ha perso il suo amato Dogue de Bordeaux: «Siamo stati insieme 10 anni e quattro mesi e dopo la sua morte non pensavo di prendere un altro cane ma poi ho visto Mario ed è stato amore a prima vista». Una nuova relazione che ha fatto riscoprire a Sergio una parte di sé: «Stando in contatto con gli animali in generale esce una parte di noi che sicuramente è la dolcezza – dice Sergio Malatesta – perché danno tanto affetto e sicuramente si migliora stando con loro, ogni giorno con lui un po' più di tenerezza in me nasce e cresce».