Appena in tempo per la Festa della Mamma, da Genova arriva una bella storia di attaccamento e affetto materno dal mondo animale. I protagonisti sono mamma germano reale e i suoi pulcini, recuperati dal CRAS ENPA di Genova in pieno centro urbano. Una volta recuperati gli uccelli, i volontari hanno dovuto separare la famiglia, mettendo la mamma in un trasportino adatto alle sue dimensioni e i pulcini, tutti insieme, all'interno di una scatola di cartone.
Dopo i controlli del caso, e dopo aver individuato il luogo adatto per liberare gli animali, i volontari hanno rilasciato mamma germano che, appena aperto il trasportino, è volata subito il più lontano possibile per recuperare la libertà momentaneamente perduta. La sua fuga, però, è stata decisamente breve perché, appena ascoltato il verso di richiamo dei suoi piccoli, è tornata frettolosamente indietro dai suoi anatroccoli che, in men che non si dica, si sono messi tutti ordinati in fila dietro l'anatra, di nuovo insieme e al sicuro nel loro habitat.
Il germano reale (Anas platyrhynchos) è senza dubbio la specie di anatra più comune e diffusa in Italia e non solo. Vive e nidifica nei pressi delle acque di fiumi, laghi e canali ma anche in giardini e parchi pubblici cittadini. È una specie che si è adattata bene a vivere a stretto contatto con l'uomo ed è ormai un abitante fisso dell'ecosistema urbano. Quando nascono, gli anatroccoli sono subito in grado di camminare e seguono la mamma in ogni suo spostamento, come fossero la sua ombra.
Questo attaccamento innato e immediato è regolato da una delle forme di apprendimento più affascinanti del regno animale: l'imprinting. Scoperto è studiato per la prima volta dal padre dell'etologia Konrad Lorenz, questa particolare forma di apprendimento è molto presente proprio nelle specie nidifughe, e che cioè lasciano il nido appena usciti dal proprio uovo, proprio come fanno anatre, oche e cigni.
I pulcini restando sempre appiccicati alla loro madre, così hanno maggiori possibilità di sopravvivere e possono imparare fin da subito come cavarsela da soli. Purtroppo però non possono volare, né possono essere raccolti o trasportati dalla madre, capita spesso quindi che finiscano intrappolati tra le mille insidie della vita in città, come feritoie, canali, tombini e caditoie. Anche il traffico può rappresentare una minaccia, per cui l'intervento e il trasloco da parte del CRAS è stato fondamentale. Tutto è bene quel che finisce e mamma germano e i sui anatroccoli potranno nuotare con un po' più di tranquillità.