Lo spettacolo offerto dai delfini nel mare di Palermo

Un gruppo di giovani biologi di Palermo ha effettuato un interessante avvistamento di delfini comuni a pochi chilometri dalle spiagge di Palermo, dimostrando che l'ecosistema marino è ancora ricco di fauna.

10 Luglio 2023
17:39
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Le acque che circondano Palermo un tempo erano tra le più pulite e pescose dell'intero Mediterraneo, come testimoniano i diversi musei che raccontano la storia ecologica della Sicilia. A permettere però ancora oggi agli abitanti di scoprire la grande biodiversità che è possibile trovare al largo dalle spiagge siciliane c'è un gruppo di appassionati, guidati dal giovane biologo marino e skipper Andrea Calascibetta, che nel corso del 2019 ha fondato l'associazione "Avvistiamo APS". Questa realtà raccoglie gli avvistamenti di grandi cetacei e di tartarughe marine lungo le coste settentrionali della Sicilia e permette a chiunque di scoprire le attività dei biologi organizzando escursioni in compagnia degli esperti alla scoperta della biodiversità e del comportamento dei vari animali.

Proprio lo scorso mercoledì 5 luglio una delle escursioni proposte dal gruppo Avvistiamo ha permesso di effettuare una delle più lunghe e interessanti osservazioni di delfini degli ultimi tempi, al largo del palermitano. Uno spettacolo ripreso sia sotto che sopra al livello del mare, che ha permesso a chiunque – non solo ai partecipanti dell'escursione – di assistere al nuoto dinamico di questi cetacei che si muovevano in gruppo sulla stessa scia della barca in direzione di Ustica: tale comportamento è noto come bow riding.

Il video dell'incontro con i delfini è stato girato da Riccardo Messina ed è diventato subito virale, cominciando a balzare sui social come sui vari siti web delle riviste locali. La specie osservata durante l'escursione è il delfino comune (Delphinus delphis), tra le specie più presenti nell'acque del Mediterraneo e fra quelle più facilmente osservabili in estate dai turisti.

Questi animali che in Sicilia vengono spesso considerati dai pescatori locali come i "Principi del mare", per via della loro grande eleganza nel nuotare e per la loro bellezza in grado di suscitare meraviglia anche se da secoli spesso queste persone lottano con questi animali per difendere il pescato. I principi infatti – nella cultura siciliana, fortemente sarcastica – sono anche coloro che per quanto belli e vestiti elegantemente sfruttano il lavoro degli altri, per nutrirsi.

Il gruppo osservato dal team di Calascibetta e da Riccardo Messina, inoltre, era composto da 8 esemplari di cui 2 erano dei piccoli di pochi mesi.

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Le foto e il video presenti in questo articolo sono stati forniti dagli autori e da Andrea Calascibetta

Il lavoro dei ragazzi di Avvistiamo non si conclude con l'avvistamento dei cetacei, ma prosegue con la segnalazione, il censimento e la foto identificazione degli animali condivisi con tutti gli studiosi che monitorano la popolazione tirrenica. Il lavoro di ricerca che coinvolge questi animali è portato avanti da diverse comunità di esperti ed è perciò fondamentale, secondo il team di Calascibetta, condividere le informazioni con l'intera comunità scientifica.

I delfini comuni vivono abitualmente in gruppi che raggiungono al massimo una ventina di individui e si avvicinano particolarmente alla costa, durante queste torride settimane estive, per dare la caccia ai calamari, che avviene durante le prime ore del mattino, o per via della stagione riproduttiva, con le femmine che si allontanano dalle famiglie per trovare un partner.

Noti per essere anche dei cetacei particolarmente giocosi, nel video è possibile osservare come questi animali seguono la scia delle imbarcazioni per prendere velocità, sfruttando i flutti prodotti dalle eliche dei motori e dalla stessa forma delle chiglie delle barche.

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Il team di biologi dell’associazione Avvistiamo (Andrea Calascibetta a sinistra) pattuglia settimanalmente il mare di Palermo, alla ricerca di avvistamenti e di potenziali nuovi dati scientifici, da poter utilizzare nella ricerca

Calascibetta, intervistato da Kodami, ha chiarito che in estate, al largo di Palermo, il suo team ha avvistato prevalentemente delfini tursiopi, dunque l'avvistamento di delfini comuni rappresenta una novità anche per loro. «Per avvistarli siamo infatti stati costretti ad uscire dal porto abbastanza presto, al mattino – chiarisce Calascibetta, spiegando quanto importante sia per la ricerca l'assenza di eventuali imbarcazioni turistiche che possono disturbare gli animali – Quando il mare è poco trafficato, infatti, è persino possibile trovare dei tursiopi a pochi metri dalla costa».

La presenza di questi mammiferi marini, come di tartarughe e di squali come la verdesca, indica che il mare di Palermo è ancora ricco di biodiversità. E non sarà un caso se diversi biologi marini locali si stanno spendendo affinché le aree marine protette presenti nel territorio (quella di Ustica e di Capo Gallo-Isola delle Femmine) aumentino la propria estensione per coprire un maggior tratto di mare e assicurare così maggiori tutele alla fauna marina. Il lavoro dei giovani scienziati locali, come quelli che fanno parte del gruppo di Avvistiamo, d'altronde dimostra che è possibile lavorare, fare ricerca, divulgazione scientifica e promuovere il turismo, contemplando al contempo la conservazione della natura.

Il mare che bagna le coste della provincia di Palermo è stato tra i più colpiti dall'inquinamento e dall'eccessiva pesca negli anni passati. La stessa AMP di Ustica ha passato dei brutti momenti, assistendo al declino della sua fauna ittica. Con il duro lavoro degli scienziati e la resilienza di molte specie, non tutto sembra però perduto e il mare oggi sembra si sita finalmente ripopolando.

Sono laureato in Scienze Naturali e in Biologia e Biodiversità Ambientale, con due tesi su argomenti ornitologici. Sono un grande appassionato di escursionismo e di scienze e per questo ho deciso di frequentare un master in comunicazione scientifica. La scrittura è la mia più grande passione.
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