Lo spettacolo dei delfini tursìopi che nuotano nel golfo di Napoli

Un gruppo di delfini tursìopi è stato immortalato in un video mentre nuota nelle acque del golfo di Napoli. Marta Bagna, ricercatrice di Oceanomare Delphis, ha spiegato a Kodami il perché della presenza di questi cetacei a poche miglia dalla costa.

17 Novembre 2021
18:07
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Nei giorni scorsi un gruppo di delfini tursìopi è stato avvistato mentre nuotava tra le acque del golfo di Napoli, durante le prime ore dell'alba. Dalle immagini catturate dai testimoni presenti in quel momento, si possono contare tra i 20 e i 25 esemplari, tra cui alcuni giovani e un cucciolo, molto probabilmente alla ricerca di cibo: «Queste acque rappresentano per questi animali un’area di limitazione e riproduzione, oltre che un luogo importante per far crescere i loro piccoli – ha spiegato a Kodami Marta Bagna, ricercatrice di Oceanomare Delphis -. L’alba è sicuramente un buon momento della giornata per un avvistamento, grazie al fatto che il mare è più calmo, c’è meno traffico navale ed è un buon momento per gli animali per alimentarsi».

A differenza del delfino comune (Delphinus delphis), con cui viene facilmente scambiato, il tursìope (Tursiops truncatus) non presenta striature sui fianchi e il suo avvistamento nel golfo di Napoli, in realtà, non dovrebbe sorprende troppo, poiché è già all’Ottocento che risalgono le prime testimonianze di questi cetacei. Eppure, nonostante negli ultimi anni ci sia stato un incremento del numero di avvistamenti, la vita di queste creature resta ancora minacciata dalla presenza dell’uomo: «Tutte le specie di cetacei sono in declino nel Mar mediterraneo e l’aumento degli avvistamenti purtroppo non può essere imputato alla diminuzione delle minacce presenti nei nostri mari – spiega Marta Bagna -, ma piuttosto ad un aumento della consapevolezza e ad un maggior utilizzo della tecnologia, che dà la possibilità di documentare gli incontri».

Il tursìope è un animale sociale che vive in gruppi composti anche da 20 individui e usa principalmente il suono per comunicare con i suoi simili, essendo l’udito il senso più sviluppato. Distribuito in tutti gli oceani e mari tropicali e temperati del mondo, il tursìope è una specie molto socievole e anche per questo si avvicina spesso all’uomo: «La presenza dei tursìopi è comune nelle acque costiere, che sono l’habitat tipico di questa specie. Ci sono state addirittura segnalazioni della presenza di alcuni animali all’interno di porti, come per esempio al Molo Beverello».

Essendo una specie costiera, questi animali sono spesso in contatto con le nostre attività e con tutti i maggiori pericoli causati dall'uomo nel Mar Mediterraneo. Ma il pericolo più grande per questi mammiferi è rappresentato dalla pesca, spesso incontrollata: «Gli animali che noi avvistiamo sono spesso molto magri, con segni delle loro costole molto visibili – racconta Marta -. Gli animali sono affamati e ciò li porta ad aumentare l’interazione con la pesca, con le reti a strascico, denominate anche paranza, e con le reti da posta fissa, che causano ferite e anche la morte di questi animali».

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