Maria Angela ogni giorno mette le sue doti chirurgiche al servizio di animali di ogni tipo e affronta il suo lavoro sempre con passione mostrando la sua soddisfazione sui social. La sua missione ha donato una nuova possibilità a tante specie del suo territorio e ogni creatura che finisce tra le sue braccia non è solo un paziente, ma un compagno di vita. Secondo la sua pagina Instagram infatti: «Il problema è che mi innamoro dei miei pazienti».
Il becco è l’attrezzo tuttofare degli uccelli e senza non possono sopravvivere a lungo: tra i vari usi è necessario per mangiare, arrampicarsi e corteggiare il proprio partner. Il pappagallo, un parrocchetto occhibianchi (Psittacara leucophthalmus), specie originaria del Sud America, è stato salvato dagli operatori del centro di riabilitazione Renascer Acn di Planura, in Brasile, che si occupa di riabilitare gli uccelli in difficoltà per poi ricondurli nel loro habitat naturale. Ma in questo caso l’equipe del centro ha compiuto un vero e proprio miracolo.
Il Dottor Paulo Roberto Martins Nunziata, fondatore dell'associazione che ha trovato il povero animale, durante un'intervista ha commentato: «È stato trovato in condizioni terribili, aveva perso completamente il becco. Insieme alla veterinaria Maria Angela Panelli Marchió, l'abbiamo operato il prima possibile».
Maria Angela, specializzata in questi interventi, ha costruito una protesi in resina di plastica scolpendo su misura il becco. La struttura è stata fissata con dei supporti metallici alla parte restante del becco naturale. Paulo Roberto ha spiegato che, «Il materiale utilizzato, il polimetilmetacrilato, si indurisce rapidamente in 3-5 minuti ed è così resistente che sarebbe necessaria una motosega per rimuoverlo».
Il pappagallo ferito ha iniziato subito a utilizzare il suo nuovo becco per mangiare e per arrampicarsi, ma purtroppo non è stato possibile reinserirlo all’interno del suo habitat naturale perché, nonostante la protesi realizzata per lui sia estremamente resistente, esiste il rischio che, con il tempo, si possa staccare. Per questo continuerà a vivere nel centro con gli altri ospiti come lui e con i compagni umani che lo hanno salvato dalla morte.