La foca monaca torna a Capraia: le straordinarie immagini nella grotta a lei dedicata

Le telecamere di monitoraggio installate dal Parco Nazionale Arcipelago Toscano hanno catturato nuove immagini della foca monaca nella grotta dell’isola di Capraia dove era stata già avvistata l'anno scorso, confermando così che questo rarissimo mammifero continua a frequentare l'isola.

6 Luglio 2023
17:55
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Lo scorso anno, il video di un esemplare di foca monaca immortalato mentre riposava in una grotta dell’isola di Capraia aveva fatto gioire gli esperti. Il filmato confermava infatti che dopo decenni, uno dei mammiferi marini più rari d'Europa e tra i più minacciati della Terra, era effettivamente tornato in Italia.

Un anno dopo la lieta notizia pare confermata: le telecamere di monitoraggio installate dal Parco Nazionale Arcipelago Toscano nella grotta hanno confermato che dal 2020, anno in cui è stata per la prima volta avvistata, la foca monaca continua a frequentare l’isola e l’arcipelago toscano, con periodiche visite nella “storica” grotta che porta il suo nome.

«Nuove eccezionali immagini video sono state registrate grazie anche ad una nuova telecamera in 4K, nel mese di giugno – conferma l’Ente Parco – La foca, ripresa in primo piano con il suo curioso musetto a pelo d’acqua, ha nuovamente soggiornato per alcune ore in quella che sembra essere diventata una destinazione decisamente molto apprezzata».

La nuova segnalazione è di grande importanza per le attività di monitoraggio condotte dal Parco Nazionale, con il supporto dei ricercatori di Ispra e con il contribuito della Blue Marine Foundation, soprattutto in considerazione del fatto che è la quarta volta che le telecamere immortalano la foca nella grotta (protetta anche da una apposita ordinanza del Parco Nazionale, che dal 24 giugno 2020 vieta l’accesso alle grotte) in dieci mesi: una frequentazione decisamente assidua, protrattasi in alcuni casi per due giorni consecutivi, che testimonia come questa specie sia tornata a frequentare in modo assiduo la grotta che è stata un sito di riproduzione fino a 70-80 anni fa.

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«Siamo veramente entusiasti – ha detto il Presidente del PNAT Giampiero Sammuri – per quanto sta succedendo a Capraia, isola assolutamente ricca di biodiversità a terra e a mare. La frequentazione della Foca monaca è segno di un’ottima qualità delle acque e degli ambienti costieri dell’isola, condizioni che fanno di Capraia una delle mete turistiche più apprezzate del Mar Tirreno. Sono in costante contatto con il sindaco Lorenzo Renzi per aggiornarlo sugli sviluppi dei monitoraggi e per condividere con l’amministrazione comunale tutte le azioni necessarie per tutelare questa specie di eccezionale valore conservazionistico a livello internazionale».

La foca monaca è una specie classificata dalla IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura) come minacciata di estinzione, ha nuclei riproduttivi accertati nel Mar Mediterraneo orientale, principalmente in Grecia e Turchia, e recentemente anche lungo le coste dell’isola di Cipro. Rigorosamente protetta ai sensi della Direttiva europea Habitat, è inclusa anche nelle principali convenzioni internazionali per la tutela della fauna e dell'ambiente (firmate e ratificate in Italia e nella maggior parte dei paesi del bacino Mediterraneo), è considerata una delle specie più minacciate della Terra, con un contingente complessivo attuale stimato in circa 700 esemplari ripartiti tra il bacino Mediterraneo e le vicine coste dell’oceano Atlantico.

Negli ultimi tre anni, come detto, la foca monaca è stata avvistata in diversi punti delle coste italiane, rallegrando gli esperti che da tempo hanno avviato campagne di tutela della specie nella speranza di vederla tornare a popolare le acque dello Stival. A gennaio 2021 un esemplare è stato visto nelle acque dell’area marina protetta di Porto Cesareo, in Salento (un anno prima un cucciolo era stato trovato spiaggiato a Torre San Gennaro ed era purtroppo morto). Ad aprile 2022 un altro avvistamento era avvenuto nelle acque di Capo Rizzuto, in Calabria, a giugno un pescatore ne ha notato uno nuotare nel golfo di Catania, al largo di Brucoli.

È la Toscana, però, a detenere il "record" di avvistamenti. L’ultimo validato da Ispra nell'Arcipelago Toscano, prima di quello di Capraia del 2020, era stato nel 2009 a Giglio Campese. Un’assenza durata oltre 10 anni, in cui gli esperti disperavano che la specie continuasse a frequentare le acque dell’arcipelago. Il 24 maggio 2020 un pescatore aveva però segnalato e immortalato in video la presenza di un esemplare alla Capraia, e il 9 giugno dello stesso anno un turista aveva raccontato di aver avvistato la foca e di averla filmata con il cellulare. Nei giorni e nelle settimane successive altre segnalazioni erano arrivate all’ente parco, sia dall’isola di Capraia sia nelle acque costiere dell’isola di Pianosa. Erano quindi partiti sopralluoghi e monitoraggi da parte di Ispra, che aveva confermato la presenza di un esemplare di foca monaca all’interno di una grotta dell’isola di Capraia.

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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