Un lupo nel bel mezzo di un terreno con quello che sembra un cane di taglia piccola, nero, tenuto in bocca, immobile (non è chiaro se sia ancora vivo o meno). Le immagini, che nei giorni scorsi hanno fatto il giro dei social, arrivano da Roma. Nello specifico dalla zona di via della Magliana, periferia sud ovest di Roma, un’area in cui sono presenti vaste aree di campagna. E sin dalla diffusione del firmato – di cui non è ancora stato possibile accertare l’effettivo autore, che sembra però essere il nipote dell’uomo che l’ha postato per primo – hanno iniziato a diffondersi voci tra le più disparate, tutte non verificate.
La dinamica descritta dall’uomo che ha postato il video parla di «un cane sottratto alla padrona da un lupo», versione riveduta e corretta poi nei commenti dall’uomo stesso, che ha specificato di avere usato «un modo di dire. Molti vanno a spasso con i cani per le campagne intorno Ponte Galeria o sulle rive del Tevere e magari li sciolgono, non credo che la signora alla vista del lupo abbia avuto il sangue freddo per difendere oltre lei anche il cane. E a ponte Galeria che ci sono i lupi è certificato dai veterinari del canile». Molte perplessità sono state espresse anche sull'audio del video, in cui si sente un uomo dire «non gli sparare», e un altro uomo che dice, con tono allarmato, «vieni via, sta venendo da noi» e lo invita a «non tirare fuori la pistola».
L'esperto: «Un lupo non avvicinerebbe mai un cane accompagnato da una persona»
Kodami ha provato a contattare la persona che per prima ha condiviso il video, senza però ottenere risposta. Non è quindi possibile, al momento, stabilire come il lupo abbia catturato il cane, quando e dove esattamente. È però possibile approfondire, senza allarmismi e con accuratezza, cosa potrebbe essere accaduto e se la predazione di un lupo su un cane è un'eventualità frequente o meno. Lo abbiamo fatto con Marco Antonelli, zoologo collaboratore di Lipu e Wwf, uno dei referenti del progetto di monitoraggio dei lupi nella zona.
«Quello che si vede nel video è indubbiamente un lupo che ha in bocca un cane, con ogni probabilità predato, e mi sento di dire che il filmato è vero – spiega Antonelli – La dinamica della predazione però non è accertata, e ho sentito ricostruzioni fantasiose in cui si parla di un cane strappato dalle braccia di una signora. Questa dinamica non è credibile. La predazione di un cane da parte di un lupo è un fenomeno raro e occasionale, ma accade, è studiato soprattutto sull'Appennino settentrionale, dove ci sono stati diversi casi, e può accadere in diverse situazioni, ma mai un lupo prederebbe un cane al guinzaglio o accompagnato da una persona, perché il lupo teme l'uomo e non gli si avvicina»
Antonelli ipotizza dunque alcuni scenari: «La predazione può accadere quando c'è un cane che vaga da solo, un randagio, o che ha un proprietario ma gira da solo per la campagne, i cani padronali vaganti non controllati. Soprattutto se sono di piccole o medie dimensioni e vanno in giro di notte per le campagne. Un'altra situazioni in cui può accadere è quella di cani che vengono lasciati legati a catena giorno e notte in cortili e giardini aperti sulla campagna o sul bosco, soprattutto di notte, ci ha interagito e può avvenire la predazione». Antonelli prosegue confermando che a suo parere «la dinamica più probabile è che fosse appunto un cane vagante che girava in campagna, o che fosse legato a catena, e che il lupo vi si sia imbattuto durante la notte: il video sembra girato all'alba e il lupo pare volersi portare la preda al sicuro. Quanto accaduto non deve generare allarmismi, perché il fenomeno, come detto, è raro, ma sottolinea ancora una volta la necessità di attenersi a buon pratiche di coesistenza: sugli animali domestici è importante vigilare ed evitare determinati comportamenti come il tenerli a catena (pratica tra l'altro vietata nel Lazio, ndr), perché ne mettono a rischio l'incolumità del cane».
La presenza del lupo non è infatti inusuale, visto che il ritorno dei lupi nelle campagne che circondano Roma e nella Riserva Naturale del Litorale Romano è ormai certificato da tempo, con l’individuazione dei branchi e la nascita di cuccioli. E quanto accaduto potrebbe inserirsi anche all’interno di una dinamica che rientra nel fenomeno della dispersione, come ipotizza l’etologa Federica Pirrone, membro del comitato scientifico di Kodami: «Sono eventi che possono riguardare anche i gatti. Non si tratta di prede elettive, ma un lupo che vaga da solo, soprattutto in questo periodo, è verosimilmente un giovane in dispersione. La caccia non in gruppo è più faticosa, quindi le prede più facili da catturare diventano appetibili».
Anche Pirrone sulla dinamica narrata è scettica: «Non ci sono prove che il lupo possa realmente avere avvicinato una donna col suo cagnolino al guinzaglio – spiega – A dirla tutta appare poco probabile, considerato che delle persone di solito i lupi hanno timore. Più facile che l'abbia trovato libero vagante, o magari legato da qualche parte. La soluzione per evitare questi episodi che fanno parte de comportamento naturale dei lupi c’è, però, ed è custodire adeguatamente gli animali di famiglia».