Un gigantesco gruppo di storni è stato filmato vicino alla città di Patrasso, in Grecia, mentre vola sinuoso e compatto nei pressi del ponte Rion Antirion, il ponte strallato più lungo al mondo
che collega il Peloponneso e la Grecia continentale. Le impressionanti immagini, diventate virali su TikTok, hanno ricordato a molti le scene di una delle più celebri opere horror di Alfred Hitchcock: Gli uccelli. In questo caso, però, non c'è nulla di cui preoccuparsi e non ci resta che ammirare uno degli spettacoli più belli che la natura ha da offrire.
Non è di certo la prima volta che si vedono migliaia di storni espandersi, contrarsi e creare forme sempre diverse nel cielo. Lo storno (Sturnus vulgaris) è una specie migratrice altamente gregaria, soprattutto in inverno, quando forma solitamente gruppi enormi che si radunano soprattutto al tramonto, quando arriva il momento di ritornare al dormitorio comune. Gli ornitologi lo chiamano roost ed è un'efficace e ingegnosa strategia per proteggersi dai predatori, scambiarsi informazioni e per affrontare il freddo e le intemperie invernali.
Molto spesso questi roost si trovano a ridosso o addirittura all'interno delle città, dove mediamente le temperature sono più miti che in campagna. Lo sa bene anche chi vive in grosse metropoli come Roma, dove è spesso difficile riuscire trovare un equilibrio e un convivenza pacifica. Sebbene questa specie sia evidentemente in aumento e in costante espansione in alcune zone d'Europa, studi recenti hanno invece dimostrato che il alcune aree, soprattutto in quelle più settentrionali, il loro numero è calato vistosamente rispetto agli anni 80, principalmente a causa dell'intensificazione delle pratiche agricole e della scomparsa degli insetti, tra le loro prede principali.
Nonostante ciò il numero globale in aumento e la grandezza dell'areale, che si estende praticamente in quasi tutta l'Eurasia, di certo non fanno temere per la sua conservazione. Questa specie è inoltre talmente tanto ben adattabile che è riuscita persino a colonizzato con successo, ovviamente in seguito all'introduzione per mano dell'uomo, anche buona parte del Nord America e alcune aree dell'America meridionale, dell'Australia e dell'Africa del Sud.
Ciò che però colpisce e affascina di più questa specie sono, chiaramente, soprattutto le impressionanti coreografie che disegnano, quasi danzando, nei cieli infuocati dal tramonto. Prima di alcuni studi recenti si supponeva che lo stormo fosse guidato da un solo individuo che decideva e coordinava gli spostamenti di tutti gli altri. Uno studio effettuato nel 2015 ha però permesso di dimostrare che è invece un ristretto numero di uccelli, tutti vicini tra loro, che cambia direzione per primo, attirando via via il movimento dei compagni nelle vicinanze. In questo modo la diffusione dell'informazione è quasi istantanea, ed è stata stimata intorno ai 20 metri al secondo.
Il fascino degli storni e dei loro movimenti aveva persino attirato l'interesse di Giorgio Parisi, premio nobel per la fisica 2021,. All'inizio della sua carriera Parisi ha infatti indagato i meccanismi alla base della coordinazione tra gli individui nel contesto più ampio dell'analisi dei sistemi complessi, un studio che si è poi rivelato fondamentale per gettare le basi che lo hanno portato a vincere il prestigioso premio Nobel.
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