Dopo il caso di Genova, ecco un nuovo incontro ravvicinato tra umani e un piccolo branco di cinghiali. In questo caso non ci sono motorini in pericolo, ma un terrazzo scelto come meta da parte di otto ungulati, quattro apparentemente adulti e quattro cuccioli.
La scena è stata ripresa all’alba con comprensibile stupore nella zona di Bellano, Comune di 3 mila abitanti in provincia di Lecco. Gli otto cinghiali sono arrivati dai boschi vicini alla Strada Provinciale 66 portandosi poi in mezzo alle case e ai residenti, come accade ormai da diverso tempo in molte zone d’Italia. Prima sarebbero stati avvistati in paese e poi, per motivi ancora poco chiari, sono saliti sul terrazzo dove sono stati immortalati in un video poi postato sui social. Nel loro tragitto pare abbiano anche respinto l’attacco di una volpe che si sarebbe avvicinata a uno dei piccoli. Pochi istanti dopo la registrazione la famiglia di cinghiali si è allontanata tornando nei boschi che circondano l’abitato.
Sul caso è intervenuto anche il sindaco di Bellano, Antonio Rusconi, che ha ricordato come ormai da anni i residenti si trovino a fare i conti con la sempre più massiccia presenza di cinghiali in paese, tanto da esserne stati avvistati alcuni anche nella piazza centrale vicino al lago di Como. Tante le segnalazioni arrivate nelle scorse settimane anche della zone di Oro, La Valletta e Muggiasca.
Per risolvere il problema, però, si pensa alle maniere forti e alla strada più breve: contattare le associazioni ci cacciatori. Dopo la pubblicazione del video il sindaco Rusconi ha infatti chiesto un intervento armato perché «gli abitanti sono molto spaventati, i cinghiali non sembrano intimoriti dalla presenza dell’uomo e sono trascorsi diversi minuti prima che si allontanassero».
Per agevolare il lavoro dei cacciatori il Sindaco ha anche annunciato l’imminente ultimazione del locale per la macellazione. Al momento si contano 18 gli animal uccisi nell’area del monte Muggio, vicino a Bellano, mentre nell’intera zona del lecchese si stima siano stati oltre 100 gli abbattimenti da inizio luglio. Ora la nuova strategia per il contenimento dei numeri punta ad abbattere le femmine.