A tutti può capitare una giornata oziosa: non abbiamo voglia di alzarci e manco di prepararci da mangiare, per cui ci sdraiamo sul divano con un bel panino in mano. Se per gli umani questo comportamento è più o meno la norma, per gli squali invece è assolutamente fuori dal comune. Proprio per questo motivo un recente studio ha pubblicato un video che ha sorpreso diversi ricercatori: gli squali nutrice (Ginglymostoma cirratum) non solo riescono a mangiare capovolti a pancia in su, ma possono addirittura cibarsi a testa in giù.
Non ci troviamo più nell'ambito dell'ozio umano, chiaramente, ma quella che abbiamo davanti agli occhi è una vera e propria esibizione di contorsionismo animale. Possiamo essere grazie a queste immagini degli spettatori emozionati che, seduti su degli spalti subacquei, osservano all'opera il grande spettacolo della predazione. Immersi nelle acque tropicali di qualche isola a largo dell'Australia, osserviamo queste creature compiere mirabolanti acrobazie per ricercare del cibo sul fondale sabbioso. Gli squali nutrice sanno perfettamente che nascosti in qualche anfratto potrebbero esserci dei crostacei e proprio per questo iniziano il loro numero di contorsionismo cercando di penetrare ogni piccola cavità.
Il video registrato rientra nell'ambito di una ricerca effettuata dall'università di Exeter, nel Regno Unito, e pubblicata sulla rivista Environmental Biology of Fishes. La telecamera riprende il meraviglioso blu oceano dell'arcipelago di Turks e Caicos: 40 isole coralline pianeggianti nell'oceano Atlantico a sud-est delle Bahamas. Nel video gli squali nutrice cercano in tutti i modi di raggiungere del cibo contenuto all'interno di un oggetto al centro dell'inquadratura e per farlo mettono in atto sorprendenti comportamenti di alimentazione. In particolare vengono ripresi mentre mangiano sottosopra in verticale e a pancia in su, atteggiamenti mai registrati negli altri squali.
Chi sono gli squali nutrice
Lo squalo nutrice è una specie poco studiata che si trova comunemente nelle acque tropicali e subtropicali di tutto il mondo. Il genere Ginglymostoma deriva dal greco e significa letteralmente "bocca a cerniera", mentre l'epiteto specifico cirratum deriva dal latino che significa "con riccioli". Il perché di un nome così è evidente a chiunque osservi la bocca dell'animale: piccoli "baffi penduli" cadono ai lati di una fessura orale piatta. Questi sono organi chiamati "barbigli", recettori di movimento che aiutano lo squalo a captare eventuali animali nascosti sul fondo.
Il nome "nutrice", invece, deriva da una caratteristica comune a molti squali: sono ovovivipari. Questo significa che le uova si sviluppano e si schiudono nel corpo della femmina dove il piccolo resta fino alla nascita, simile al lavoro della nutrice, in genere una donna che anticamente allattava e si prendeva cura del proprio bambino e di quello di altre madri. Si tratta di una cura parentale piuttosto importante che permette una maggiore chance di sopravvivenza dei piccoli che possono badare a se stessi e difendersi anche immediatamente dopo la nascita.
Gli squali nutrice sono notturni e trascorrono gran parte del giorno in grandi gruppi che restano di fatto inattivi. Si nutrono principalmente di crostacei, molluschi, piccoli pesci e altri invertebrati come polpi, granchi e molto altro. La tecnica con cui si alimentano è impressionante: il cibo viene risucchiano all’interno della piccola bocca grazie alla profonda e potente laringe, persino quando lo squalo nuota velocemente.
Gli squali nutrice possono usare le pinne pettorali per avvicinarsi al cibo
Ed è proprio questo curioso modo di alimentarsi che ha attirato l'attenzione dei ricercatori che hanno voluto conoscere meglio un aspetto di questo animale fino ad oggi sconosciuto. Gli studiosi hanno utilizzando videocamere subacquee posizionate nelle acque al largo di Turks e Caicos da settembre 2020 ad aprile 2021, identificando una serie di nuovi comportamenti di foraggiamento mai visti. Un totale di 233 osservazioni fatte con 71 telecamere hanno rivelato che, nonostante sia riconosciuto che gli squali si nutrano solitamente in movimento, il comportamento di alimentazione stazionaria era molto frequente. Questo tipo di alimentazione consiste nell'avvicinarsi al fondo del mare e cibarsi frugando specialmente su fondali sabbiosi o barriere coralline.
Fra i comportamenti più appariscenti messi in pratica dagli squali davanti le telecamere, oltre all'alimentazione in verticale e a pancia in su, gli scienziati hanno anche rivelato un metodo chiamato "pectoral positioning". Questa è una tecnica che consiste nell'avvicinarsi a una fonte di cibo grazie a movimenti agili delle pinne pettorali. Si ritiene che questa sia la prima prova empirica che dimostra pectoral positioning all'interno degli squali nutrice e si pensa che questa agilità nel muovere le pinne derivi dalla stretta parentela con Hemiscyllium ocellatum, uno squalo in grado di utilizzare le pinne pettorali per strisciare sul fondo dell'oceano.
Nonostante la grande quantità di osservazioni i ricercatori riconoscono che lo studio presenta diverse limitazioni. I contenitori con il cibo utilizzati rappresentano un caso estremamente lontano dalle prede che troverebbero in natura, tuttavia gli studiosi traggono importanti considerazioni dalla ricerca. Gli squali nutrice si sono adattati a cibarsi di diverse prede in una così ampia varietà di habitat che hanno dovuto necessariamente sviluppare numerosi comportamenti di foraggiamento.
Quello che hanno fatto i biologi marini britannici fino ad oggi, dunque, è stato scalfire la punta di un iceberg che nasconde sotto il pelo dell'acqua un mistero etologico tutto da scoprire. Riuscire ad acquisire informazioni sul modo in cui mangiano questi squali, oltre a soddisfare il puro e semplice sentimento di curiosità verso l'ignoto, offre un ottimo strumento a tutti gli esperti di conservazione della biodiversità: da oggi possiedono informazioni in più utili per comprendere meglio il ruolo ecologico di questo animale.