In queste ore sta circolando sui social un video che mostra un pesce palla appena pescato e tenuto tra le mani, proprio mentre esegue il caratteristico comportamento difensivo da cui prende il nome: gonfiarsi. Il filmato, pubblicato su TikTok dal profilo saltybrittt, ha già raggiunto oltre 8 milioni di visualizzazioni ed è accompagnato da una didascalia che sottolinea l'aspetto apparentemente tenero e buffo del pesce soprattutto perché, mentre viene tenuto fuori dall'acqua, apre e chiude la bocca producendo un suono vagamente simile a quello di un giocattolo.
Tuttavia, come hanno già sottolineato molti utenti tra i commenti, il video ha ben poco di tenero considerando che l'animale, tenuto fuori dall'acqua mentre esegue un comportamento particolarmente stressante e dispendioso, viene sottoposto a una sofferenza finalizzata a ottenere un video da pubblicare sui social cosa che purtroppo capita spesso.
Partiamo dalla fine, col dire che per fortuna il pesce è stato liberato e ha ripreso a nuotare in mare apparentemente senza troppe difficoltà. L'animale in questione è quasi certamente un pesce palla del genere Sphoeroides, probabilmente S. nephelus, una delle specie più comuni a Key West, in Florida, dove è stato realizzato il video.
Come vi abbiamo già spiegato in un episodio di Kodami Zoom interamente dedicato a questi singolari animali, per gonfiarsi i pesci palla prendono grandi boccate d'acqua che pompano nel loro stomaco stomaco. La forma gonfia del pesce palla è un deterrente molto efficace per scoraggiare i predatori, poiché con quell'aspetto e dimensioni diventa molto complicato afferrarlo o inghiottirlo.
Questa strategia funziona piuttosto bene e permette al pesce di resistere e fuggire poi via incolume ma può comportare rischi anche grossi per l'animale e lo obbliga, inoltre, a sprecare una gran quantità di preziose energie. Una volta sgonfiato, infatti, il pesce palla può impiegare diverse ore prima di recuperare le forze necessarie per riuscire a gonfiarsi di nuovo, qualora dovesse servirgli. Inoltre, quando questo avviene fuori dall'acqua il pesce è costretto a gonfiarsi inalando aria invece che acqua, cosa che può portarlo addirittura alla morte.
L'aria infatti può danneggiare il corpo dell'animale che è chiaramente "progettato" per stare in acqua e non fuori. In questo specifico caso, una volta liberato in mare, il pesce palla torna rapidamente alla sua forma normale, indizio che può significare che si sia gonfiato fortunatamente prima di essere estratto dall'acqua. Nonostante ciò, è stato sicuramente stressato più del tempo necessario affinché venisse liberato, costringendolo tra l'altro a restare diversi secondi fuori dall'acqua senza respirare, una delle condizioni più debilitanti e potenzialmente dannose a cui un pesce può essere sottoposto.
Purtroppo, però, questo non è l'unico video in cui questi pesci vengono maltrattati, stressati e messi in pericolo esclusivamente per realizzare foto o filmanti, spesso in maniera inconsapevole. In Rete è pieno di altri contenuti del genere, anche girati interamente sott'acqua. Un'abitudine ormai talmente tanto diffusa in alcune località da aver spinto alcuni gruppi che organizzano immersioni a prendere le distanze da questi comportamenti incoraggiando turisti, guide e semplici cittadini a smettere di provocare deliberatamente gli animali solo per farli gonfiare, anche se ciò avviene sott'acqua.
Questo filmato virale, dunque, non fa altro che mostrare, seppure non in maniera estrema come in altri casi, tutto ciò che non andrebbe mai fatto in caso di incontro o pesca accidentale di un pesce palla o qualsiasi altra specie. Infine, un'ultima curiosità: alcuni pesci palla, come il protagonista di questo video, possono emettere suoni, anche molto forti. Lo fanno utilizzando i loro denti molto duri o le vibrazioni prodotte dalla vescica natatoria. Li usano sia per la comunicazione con i propri simili che per avvertire e scoraggiare un eventuale predatore.