Un video di un minuto, l’animale che emerge dall’acqua un paio di volte con un pesce in bocca nella meraviglia generale delle persone. Un’altra Foca monaca è stata avvistata in Puglia lo scorso sabato mattina, questa volta a largo di Santa Maria di Leuca, sulla punta della penisola salentina. A vederla e filmarla ci ha pensato un gruppo del centro immersioni Diving Service di Morciano, guidato da Marcello Ferrari con suo figlio Andrea.
«Abbiamo una scuola per immersioni subacquee – ha raccontato Marcello a Kodami – eravamo fermi con il motore spento e l’abbiamo subito vista. Erano più o meno le 10:30 della mattina. È risalita un paio di volte in superficie e aveva una murena in bocca. Siamo rimasti a guardare cercando di non disturbarla. Ci hanno riferito che nel pomeriggio è stata vista di nuovo nei pressi delle grotte».
Sebbene non si tratti del primo caso, quest’estate, l’avvistamento di un esemplare di questa specie è da considerarsi comunque un fatto eccezionale. Da tempo, infatti, la Foca monaca era sparita dai nostri mari, probabilmente anche perché considerata come una nemica dai pescatori. Già nel 2021, però, questo mammifero si è mostrato di nuovo sia nelle acque pugliesi che sull’altro versante del paese.
Anche Marcello, originario di Brescia e che si occupa di immersioni dal 1988, non ne vedeva una nelle nostre acque da tantissimo tempo: «L’ultima volte mi era capitato una trentina di anni fa – ha aggiunto – ci capita spesso di vedere dei delfini. Ma una foca mancava da tempo. E poi così da vicino è la prima volta».
Proprio i delfini hanno accompagnato l’escursione del gruppo anche in questa occasione, esattamente come la foca filmata a largo di Santa Maria di Leuca: «Quando ci sono questi avvistamenti di solito vuol dire che sta per avvenire un cambiamento del tempo – ha aggiunto – infatti domenica è arrivata una mareggiata. Ci capita sempre quando nel mare sta per arrivare un po' di movimento. Sono convinto che loro lo sentono prima di noi».
La definizione del rischio per la sopravvivenza della foca monaca è mutata da “estinta” a “in via di estinzione”, a conferma di una presenza che si sta manifestando di nuovo nelle nostre acque. Anche uno dei principali centri Irbim del CNR sta monitorando la situazione, dopo che in passato gli esperti avevano pensato a un progetto di ripopolamento. Molto probabilmente non ce ne sarà più bisogno.