In queste ore sta circolando molto un video che sarebbe stato girato pochi istanti prima del terribile terremoto che ha devastato la Turchia e la Siria e che mostrerebbe un comportamento apparentemente insolito di uno stormo di uccelli, secondo molti da ricondurre proprio al sisma.
Gli uccelli nel video sono taccole (Coloeus monedula), una specie di corvide molto comune anche qui in Italia e in città. Gli animali sembrano agitati, si spostano da un ramo all’altro e a un certo punto una parte si concentra su un singolo albero, segnali che secondo alcuni fanno credere che gli uccelli stessero in qualche modo percependo l’arrivo di un pericolo.
Le taccole si comportano davvero in modo strano?
Il filmato diventato virale è comparso per la prima volta sul profilo Twitter OsintTV, tuttavia, manca completamente di contesto e non è chiaro né dove e né quando sia stato girato. Osservando solo le immagini, quindi, non è possibile stabilire se gli uccelli siano stati in qualche modo influenzati dall’arrivo del terremoto, anche perché, in realtà, comportamenti del genere sono del tutto abituali nelle taccole. Soprattutto quando arriva l’inverno, infatti, molte specie di uccelli come appunto le taccole, gli storni e tante altre, diventano particolarmente gregarie, formando gruppi anche molto grossi che ogni sera, al tramonto, si radunano in un dormitorio comune.
Gli ornitologi lo chiamano roost ed è un'efficace e ingegnosa strategia per proteggersi meglio dai predatori, scambiarsi preziose informazioni e per affrontare il freddo e le rigidità invernali. Al roost ogni sera, quando le taccole si radunano, si muovono molto prima di posarsi definitivamente, quasi sempre accompagnando i voli e gli spostamenti con chiassose e continue vocalizzazioni, utilizzate probabilmente nei processi decisionali di gruppo e coordinare i movimenti. Guardando solo il video, quindi, non c'è nulla di troppo strano o anomalo nel comportamento degli uccelli e, anche solo cercando in rete, è molto facile imbattersi in molti altri video del genere, perché si tratta di un comportamento piuttosto comune nelle taccole anche in città.
Gli uccelli sono influenzati dai terremoti?
A oggi non esistono veri e propri studi che dimostrano che gli uccelli possono essere influenzati dai terremoti, tuttavia alcuni non escludono che uno stormo possa abbandonare un dormitorio proprio perché spaventato dall’arrivo di un terremoto, riuscendo quindi a percepire in qualche modo l'arrivo imminente le scosse. Osservazioni aneddotiche e racconti di strani comportamenti animali associati alle scosse compaiono infatti già nell'Antica Grecia e non mancano anche di recente.
M.P. Skinner, per esempio, descrive un comportamento molto simile a quello nel video, osservato negli itteri di Brew (Euphagus cyanocephalus), avvenuto poco prima del terremoto che colpì Long Beach, in California, il 10 marzo 1933. Anche in questo caso, però, potrebbe trattarsi di un normale comportamento di roosting tipico di tanti uccelli. Nel 2016, invece, alcuni radar meteorologici vicino a Pawnee, in Oklahoma, hanno rilevato diversi stormi di uccelli che si sono alzati in volo dai loro posatoi notturni circa 15 minuti prima dell’arrivo del terremoto e, anche in questo caso, in molti hanno associato questi spostamenti improvvisi all'arrivo delle scosse.
Tuttavia, normalmente gli uccelli lasciano i loro posatoi poco prima dell'arrivo dell'alba. Quel giorno, secondo i radar, si sono alzati alle 6:47 del mattino, orario compatibile con le normali attività mattutine: l'alba infatti è cominciata alle ore 7:04. Esistono poi diversi altri report, note e osservazioni legate a comportamenti insoliti e migrazioni di uccelli associate ai terremoti. Alcuni ipotizzano possano essere legati alle alterazioni del campo magnetico, utilizzato da molte specie per orientarsi in volo. Non ci sono però studi, prove e dati a sufficienza che dimostrerebbero un collegamento tra uccelli e terremoti, anche perché essendo fenomeni molto brevi e imprevedibili sono parecchio difficili da studiare.
La quasi totalità della comunità scientifica è perciò molto scettica al riguardo e ritiene che la maggior parte delle osservazioni siano frutto della coincidenza, di credenze popolari o di un'errata interpretazione influenzata anche dall'impatto emotivo che un fenomeno naturale di tale portata genera sulle persone. A oggi non possiamo quindi affermare che gli uccelli (e più in generale gli altri animali) siano in grado di percepire in anticipo l'arrivo di un terremoto, nonostante ciò per alcuni il dubbio resta (viste le capacità sensoriali superiori di molte specie) e solo ulteriori studi futuri potranno provare a risolvere definitivamente questo enigma.