Dieci cuccioli e sette cani adulti sono stati sequestrati da un appartamento "lager" a Padova. Gli animali erano detenuti in uno scantinato di un condominio in pessime e preoccupanti condizioni igieniche in via Cabrini nel cuore del quartiere Arcella. Dopo la perquisizione delegata dalla Procura nel locale, il giudice ha dato mandato per il sequestro preventivo dei cani da parte dei Carabinieri Forestali di Padova con il supporto di una pattuglia del Comando Stazione di Padova Principale e la collaborazione dell’ULSS6 Euganea. L'intervento è scattato dopo la segnalazione di alcuni condomini che lamentavano forti odori nauseabondi di feci e urina provenienti dal seminterrato del palazzo, tanto da richiedere un urgente intervento da parte delle autorità.
Una volta entrati nello scantinato i Carabinieri hanno trovato i 17 cani, alcuni American Bully Amstaff e altri Barboncini, in mezzo alla pipì e alle loro deiezioni. Tutti gli animali sono stati sequestrati ed affidati a visite di controllo da parte dei veterinari dell’ULSS6 Euganea negli ambulatori locali, per essere successivamente trasferiti nei canili dell’interland patavino.
In particolare, gli otto cuccioli di razza American Bully e due Barboncini di età stimata intorno a 30 giorni, sono risultati malati e privi di microchip. I piccoli, una volta recuperati insieme alla loro mamma, sono stai portati in una struttura sanitaria per le vaccinazioni e l’inoculazione del microchip indispensabile alla registrazione in banca dati dell’anagrafe canina regionale.
Alla persona che doveva essere responsabile per gli animali è stato contestato il reato di detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura in quanto rinchiusi in luogo buio, umido e sporco tale da produrgli gravi sofferenze. Ulteriori accertamenti eseguiti dai militari hanno consentito di appurare che in passate circostanze almeno quattro cuccioli provenienti dall’allevamento abusivo erano stati venduti dichiarandoli come esemplari di razza ma accompagnati senza un regolare pedigree. All'uomo è stata anche elevata una sanzione amministrativa da 40 mila euro.