Tenuti al buio in una casa da incubo, impauriti, maltrattati e probabilmente utilizzati per lo spaccio di droga. Cinque cani sono stati sequestrati a Genova dall’Oipa in seguito alla segnalazione di una guardia zoofila dell’associazione Amici Animali Abbandonati.
All'interno di una palazzina abbandonata e occupata abusivamente nel quartiere di Rivarolo vivevano in condizioni da incubo un Rottweiler, un Amstaff, due Cani Corsi e un Pastore Belga Malinois. Nelle stanze le guardie hanno trovato cumuli di sporcizia, escrementi, ammassi di oggetti, avanzi di cibo. I detentori, cinque persone tra cui due donne, sono ora indagati per condizioni incompatibili ai sensi dell’articolo 727 comma 2 del Codice penale. Rischiano anche di essere condannati per oltraggio a pubblico ufficiale e rissa in quanto hanno assalito gli agenti e le guardie non collaborando durante il soccorso degli animali.
L’azione è stata condotta la penultima settimana di ottobre con il supporto di una pattuglia della Polizia di Stato e una dei Carabinieri, sul caso indaga la Procura di Genova.
Due dei cani arrivano dall’estero e non erano in regola con la vaccinazione antirabbica e nemmeno iscritti all’anagrafe canina. L’Amstaff tornerà al suo allevatore nel centro Italia (non si sa ancora come sia arrivato a Genova, se regolarmente acquistato o rubato), i due Corsi microchippati sono invece risultati di proprietà di uno dei detentori non presente al momento del sequestro. Ora si trovano tutti sotto sequestro al canile municipale del Monte Contessa. Gravi, soprattutto a livello emotivo, le condizioni del Malinois segregato in una stanza al buio. I Corsi invece vivevano in uno spazio esterno e venivano nutriti saltuariamente con carne lanciata dalle finestre.
«Lo stato e il contesto in cui abbiamo trovato gli animali erano drammatici», racconta Gerardo Latina, vicecoordinatore delle guardie zoofile Oipa di Genova. «Non è stato un sopralluogo facile. I detentori dei cani hanno subito manifestato una forte ostilità nei nostri confronti e la stessa azione del sequestro è stata irta di ostacoli data la mancanza di collaborazione di coloro che sono stati identificati, cinque persone di origine tunisina».
Si tratta di animali impauriti, probabilmente abusati, che ora sono sotto la cura dei veterinari e degli operatori del canile. «I cinque cani vivevano abbandonati a loro stessi in un contesto di estremo degrado igienico-sanitario. Si spera di poterli riabilitare al più presto, dopodiché potranno essere presi in affido temporaneo, in attesa della definizione del procedimento penale», spiega Gerardo Latina.
L’Oipa invita a non ignorare casi di degrado e maltrattamento di cui si sia a conoscenza e di rivolgersi sempre alle sue guardie zoofile che, nel pieno rispetto della privacy, possono intervenire per tutelare gli animali.