Fine dell’anno: non sparate, ascoltate i più piccoli

Questo Capodanno possiamo tutti raccontare una storia diversa: un nuovo modo di stare insieme e festeggiare senza privare nessun elemento del nucleo familiare del piacere di condividere le emozioni delle Feste. E la famiglia a cui ci rivolgiamo è quella di cui fanno parte tutte le specie viventi che abitano il Pianeta.

30 Dicembre 2023
8:50
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Mentre leggete queste parole, vorrei vi accompagnasse di sottofondo una canzone di Murubutu: “Marco gioca sott’acqua”. Ci sono dei versi, in particolare, che dicono: “Marco era piccolo, ricciolo, un bimbo vispo. Quando guardava il mondo e il mondo restava zitto. Ma un bimbo cerca altre strade e contrade sin già del principio … Ha i giorni nuovi, i venti caldi, i girasoli. I cento cieli e le spiagge con gli orli argento cuciti dalle onde brevi”.

E' la colonna sonora che nella mia mente disegna il volto di ogni grande piccolo protagonista del nostro video contro l’usanza di sparare i botti a Capodanno.

I bimbi, nella loro consapevole onestà, ci hanno aiutato sin dall'esordio di Kodami a raccontare una storia che può essere diversa: un nuovo modo di stare insieme e festeggiare senza privare nessun elemento del nucleo familiare del piacere di condividere le emozioni che rendono l’atmosfera delle Feste calda e accogliente.

E la famiglia a cui ci rivolgiamo attraverso le nostre immagini non è solo all’interno delle mura domestiche ma è quella di cui fanno parte tutte le specie viventi che abitano il Pianeta, considerando che questa pratica così stupidamente umana causa sofferenza e morte anche e soprattutto ai selvatici. Le specie animali al mondo conosciute sono circa un milione e sei. Si stima che ce ne possano essere, in realtà, 8,7 milioni: noi siamo solo una di queste.

Vorremmo, così, con la stessa semplicità delle lacrime trasformate in sorrisi dai bambini, che il nostro video attraversasse la Rete come un anelito di speranza che porti Kodami velocemente in un futuro prossimo in cui raccontare che le cose sono cambiate. E non solo che la possibilità di farlo è già da tempo a portata di mano.

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«Su Kodami ho avuto l’opportunità di continuare una ricerca iniziata sei anni fa sul mondo dell’infanzia e i suoi archetipi e sulla necessità impellente di cambiamenti radicali che prendano le mosse proprio dalle nuove generazioni. Si tratta, ancora una volta, di una storia di disobbedienza come forma di cambiamento ed evoluzione». Più delle mie, sono queste parole di Luca Iavarone, direttore creativo di Ciaopeople e regista del video, scritto insieme a Sissi Mattiello e Paola Mirisciotti, che definiscono perfettamente il cammino iniziato insieme.

Un percorso che ci consente di rendere evidente il significato di due termini molto abusati negli ultimi tempi nel mondo della comunicazione: “empatia” e “narrazione” a cui abbiamo provato a restituire il significato originario. Credo e spero che potrete riconoscere nel nostro video il senso della prima parola attraverso la seconda e partecipare così a un racconto corale da condividere.

Buon anno da Kodami  da parte della redazione e del comitato scientifico!

VIDEO CREDITS
Una produzione Ciaopeople
Diretto da Luca Iavarone  
Autori: Luca Iavarone, Sissi Mattiello, Paola Mirisciotti 
Casting: Paola Mirisciotti
Operatori: Davide Gibilisco, Gianluca Cesarano
Post: Gianluca Cesarano, Ceppe 
Illustrazioni: Serena Mattiello 
Scenografia: Giovanna Melchionda 
Organizzazione generale: Danilo Zanghi
Stampa: Albagraf

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Diana Letizia
Direttrice editoriale
Giornalista professionista e scrittrice. Laureata in Giurisprudenza, specializzata in Etologia canina al dipartimento di Biologia dell’Università Federico II di Napoli e riabilitatrice e istruttrice cinofila con approccio Cognitivo-Zooantropologico (master conseguito al dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Parma). Sono nata a Napoli nel 1974 e ho incontrato Frisk nel 2015. Grazie a lui, un meticcio siciliano, cresciuto a Genova e napoletano d’adozione ho iniziato a guardare il mondo anche attraverso l’osservazione delle altre specie. Kodami è il luogo in cui ho trovato il mio ecosistema: giornalismo e etologia nel segno di un’informazione ad alta qualità di contenuti.
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