Tra le acque dello Stretto di Messina alcuni cittadini sono riusciti ad intercettare una balenottera comune (Balaenoptera physalus) che nuotava vicino a un peschereccio. L'animale era lungo all'incirca 20 metri e viaggiava da solo. Più volte ha tentato di girarsi e ruotare a fianco dell'imbarcazione, interagendo con i pescatori che hanno velocemente ripreso l'incontro e postato il tutto sui social.
In questi giorni la Sicilia è diventata protagonista di numerosi avvistamenti di animali marini, con diversi incontri ravvicinati sia con squali che delfini a Palermo, Casteldaccia e Catania. Anche però i grandi cetacei hanno fatto capolino nelle acque limitrofe alla Sicilia negli ultimi giorni, con alcuni grossi avvistamenti di balene che hanno deliziato il viaggio di alcuni fortunati turisti e marinai.
Dalle riprese è difficile identificare il sesso dell'esemplare, ma questa specie solitamente vive una vita solitaria e non forma gruppi molto numerosi. Rispetto alle altre balene, le balenottere inoltre sono molto più rare, per quanto un tempo fossero sicuramente più "comuni", come indicato dal loro nome. L'eccessivo abbattimento causato dalla caccia alle balene nell'Ottocento e diverse altre minacce legate alle attività umane, come il surriscaldamento del mare e l'inquinamento, hanno infatti causato un declino della popolazione di questa specie, che risulta tra le prime 100 specie di mammiferi a rischio di estinzione.
Lo Stretto di Messina è una delle aree più importanti fra quelle visitate da questi animali, nel loro lungo percorso di migrazione all'interno del Mediterraneo. Lo Stretto passaggio fra Scilla e Calabria, rappresenta infatti l'unica strada che possono percorrere per dirigersi verso nord senza circumnavigare l'isola. Un crocevia che sono costrette a prendere, se sono intenzionate a pescare fra le floride acque delle Eolie e delle isole Campane o se vogliono raggiungere il Santuario dei Cetacei fra la Corsica e la Toscana o l'Egeo.
La balenottera comune è inoltre l'unico misticeto – il gruppo di balene che sono dotate di fanoni invece che di denti – che è solito frequentare in maniera intensiva le acque poco profonde che circondano la Sicilia. Risulta essere inoltre anche il più grande animale che è possibile trovare all'interno del Mediterraneo, essendo infatti il secondo animale più grosso della Terra dopo la più nota balenottera azzurra (Balaenoptera musculus).
Fra le specie di mammiferi più longevi del pianeta, questi cetacei sono anche tra quelle che purtroppo finiscono più facilmente per spiaggiarsi. La Sicilia stessa è una regione con un elevato numero di balenottere comuni spiaggiate ed è anche per questo se le autorità locali consigliano sempre ai bagnanti ,come ai pescatori, di segnalare eventuali animali in difficoltà per soccorrerli tempestivamente.
E fra le più rinomate balenottere che sono passate recentemente su questo tratto di mare c'è anche la cosiddetta balena "Codamozza", che solo qualche anno fa, nell'estate del 2020, giunse nei pressi dell'isola dopo essere stata segnalata in lungo e in largo in tutto il Mediterraneo. Quest'ultimo avvistamento, dimostra tuttavia che il mare è abitato anche da diversi esemplari in salute e che per quanto le sue condizioni possono risultare precarie – anche dal punto di vista ambientale – è possibile ancora assistere a dei veri e propri spettacoli della natura, con le balene protagoniste di un ecosistema in perenne movimento.