Una balena grigia (Eschrichtius robustus) priva di pinna caudale è stata avvistata al largo di Newport Beach, in California, dall'equipaggio di un'imbarcazione della società di Newport Coastal Adventure durante un'escursione mattutina di whale watching. E' probabile che l'esemplare abbia perso la coda a causa di una rete da pesca abbandonata. In precedenza erano già state individuate balene prive di coda mostranti evidenti segni di malessere, ma non è il caso di quest'ultimo soggetto, soprannominato non a caso "Miracle Whave" .
Il moncone, dal quale si vedono spuntare anche le vertebre, sembra ben rimarginato. Come riportando alla CBSNews dalla dottoressa Jessica Roame, biologa marina presso Newport Whales, a giudicare dallo stato della ferita, è probabile che Miracle Whave abbia perso la coda diversi anni fa a seguito di una necrosi causategli da una rete da pesca rimasta intrappolata attorno alla pinna caudale.
La balena grigia è un cetaceo misticeto che può raggiungere i 15 metri di lunghezza. Attualmente vive solo lungo le coste dell'Oceano Pacifico ed è solita compiere grandi migrazioni per completare il suo ciclo riproduttivo: queste balene, infatti, si accoppiano e mettono alla luce i propri piccoli dopo circa un anno di gestazione nelle acque più calde e tranquille della California. Qui le gigantesche madri, in genere più grandi dei maschi come spesso avviene tra i cetacei, allattano i loro piccoli che alla nascita misurano circa 4 m di lunghezza.
Miracle Whave era infatti impegnato in tale migrazione e, nonostante la sua tragica perdita, nuotava a 3 miglia orarie (quasi 5 chilometri orari), risultato strabiliante se si considera che un esemplare in buona salute raggiunge in 4 miglia orari. Grazie alle riprese effettuate con un drone, inoltre, si è potuto osservare che l'animale era anche in grado di compiere qualche evoluzione subacquea, azioni energeticamente dispendiose che hanno riconfermato l'evidente adattamento dell'esemplare alla propria condizione.
Una ferita del genere rappresenta per le balene un danno enorme, in quanto la coda costituisce una parte del corpo fondamentale per il nuoto e gli spostamenti, ma non solo: la principale fonte di cibo di questa specie è rappresentata da crostacei che vivono sul fondo del mare, quindi bentonici, che l’animale raccoglie dragando con la propria bocca il fondale. Questo è il motivo per il quale esemplari colpiti da una simile menomazione sono destinati a morire di fame. Fortunatamente questo non è il caso di questo esemplare che, seppur sottopeso, gode di buona salute.
Questa segnalazione è l'ennesima conferma di quanto l'uomo stia danneggiando l'ambiente e tutti i suoi abitanti attraverso le sue azioni. E' da sottolineare, inoltre, che tempo fa la balena grigia abitava anche le acque dell'Atlantico, ma le sue popolazioni furono sterminata durante l'epoca della baleneria che si è sviluppata soprattutto dal XVI Secolo in poi.
Nel 2021 è stato avvistato un esemplare di balena grigia innanzi alle coste dell'isola di Ponza, in Italia. Purtroppo si tratta di un evento eccezionale in quanto, proprio a causa della caccia alla balena, osservare di frequente esemplari nel Mediterraneo è a dir poco impossibile.