La ragnatela è una struttura creata da un ragno e costituita da diversi fili intrecciati. Questi fili sono di una fibra naturale composta da proteine: la seta. La seta prodotta per le ragnatele non è delicata come pensiamo noi per i nostri indumenti, è uno dei materiali più resistenti e versatili sulla terra. Una comune ragnatela, può contenere almeno quattro tipi diversi di seta, ognuno dei quali aggiunge una qualità diversa, come forza, flessibilità e viscosità. Quindi, anche se lo scopo più noto delle ragnatele è quello di "trappola", può essere utilizzata per altri scopi come il trasporto, il riparo e il corteggiamento.
Cos'è la seta di ragno?
Le ragnatele vengono costruite attraverso l'unione della seta in vari punti ben precisi perché la ragnatela regga la tensione, la pressione e il peso. Ad aiutare i ragni in questo sono le caratteristiche della seta stessa che la rendono uno dei materiali più resistenti. Per rendere l'idea, la ragnatela è cinque volte più resistente di un pezzo di acciaio delle stesse dimensioni.
La seta è prodotta da ghiandole presenti sulla parte terminale dell’addome (i seritteri) e poi secreta grazie a dei microscopici tubucini chiamati "fusuli". La seta, che all’interno del ragno è in forma liquida, viene manipolata e filata dal ragno diventando solida, ma in un modo che non abbiamo ancora compreso pienamente. Sappiamo però che il ragno la fila sul suo addome aiutandosi con le otto zampe.
Come costruiscono le ragnatele i ragni
Lo schema generale con cui i ragni costruiscono le ragnatele è più o meno sempre lo stesso. Il ragno inizia estraendo il primo filo e poi aspetta pazientemente finché un po’ di brezza non riuscirà a sollevarlo. Alla fine il primo filo si inceppa su qualcosa, come un ramoscello, una foglia, o altre superfici e, come un pescatore con un pesce sulla lenza, il ragno tira il filo per assicurarsi che sia veramente attaccato. A partire da qui il ragno comincia a costruire l’intelaiatura base, creando i raggi laterali e il perimetro, proseguendo segmento per segmento, aggrappandosi a ciò che ha nei dintorni. Fatto questo, parte dal centro e comincia a costruire una piccola spirale. Poi si ferma, si posiziona sul perimetro esterno e fa la stessa cosa però verso l’interno, terminando cosi con una spirale centrale di seta appiccicosa che serve a intrappolare le prede. La sostanza appiccicosa immobilizza semplicemente la preda, il colpo di grazia verrà poi dal morso del ragno. Tramite il morso il ragno inietta alla preda del veleno per immobilizzarla e, a volte, la avvolge in un rotolo di seta per conservare lo spuntino per un altro momento. Quando se ne ciba ne succhia i liquidi corporei e i tessuti molli lasciando solo l’esoscheletro vuoto dell’insetto.
Perché i ragni costruiscono le ragnatele?
Il motivo principale per cui i ragni costruiscono le ragnatele, come abbiamo detto, è la caccia, ma non è l'unica ragione. Questi animali con le tela costruiscono gli involucri per le uova, realizzano i propri rifugi e possono letteralmente impacchettare dei regali per attirare le femmine e invogliarle ad accoppiarsi.
Possono anche utilizzarla per spostarsi. I ragni saltatori, per esempio, saltano costantemente sulla tela potendo muoversi da un'estremità all'altra senza problemi. Si proteggono dalle cadute ancorandosi ad una linea di seta definita "di sicurezza", resistente e legata saldamente alla ragnatela. Inoltre, la maggior parte dei ragni sono di piccole dimensioni, ma possono percorrere lunghe distanze tramite un processo noto come "bridging". Tutto ciò che il ragno deve fare è sfruttano lo step iniziale del processo di costruzione della ragnatela: fa uscire una linea di seta, esporla al vento e poi tirarla tesa una volta che si connette a qualcosa. Però, invece che continuare la sua opera, il ragno usa quel filo unicamente come ponte. Può così collegarsi a qualsiasi posto voglia raggiungere.
Invece, vi avevamo già parlato qui dei ragni che possono volare. Simile al bridging è il ballooning, numerose specie di ragni sono in grado di creare un ragnatela-mongolfiera per alzarsi nel cielo. Rilasciano fili di seta che vengono raccolti dal vento e dai campi elettrici della terra e fluttuano così in aria a più di due miglia di altezza.
La seta può anche essere un segnale. Le femmine di ragno rilasciano feromoni sui loro fili setosi. In un recente studio si è dimostrato che, le vedove nere maschio, possono rilevare questi segnali chimici da quasi 60 metri di distanza e usarli come bussola per trovare una femmina. In parte per corteggiare la femmina e in parte per convincerla che è un corteggiatore piuttosto che una cena, i maschi di molte specie picchiettano, strappano e inviano vibrazioni attraverso la rete della femmina. Insomma, comunicano tramite la ragnatela.
Infine, sempre nel gioco dell'accoppiamento e della riproduzione, i ragni usano la seta per salvaguardare le loro uova e costruiscono ragnatele per proteggere i loro ragnetti. I maschi di alcune specie usano la seta per incartare gli alimenti, che poi danno alle femmine nel tentativo di corteggiare il loro favore, anche se a volte un ragno cercherà di ingannare la femmina avvolgendo invece una roccia o un seme. La seta può anche essere usata per legare una femmina durante il corteggiamento. Questo è chiamato "velo da sposa" e anche se può sembrare strano, questo comportamento può rendere la femmina più ricettiva all'accoppiamento portando i suoi peli sensoriali a contatto con la seta carica di feromoni del maschio.
Ve lo dicevamo noi che la seta è uno dei materiali più versatili sulle terra.
Perché i ragni non rimangono intrappolati nelle loro ragnatele?
Ma se la ragnatela è così collosa, come fa un ragno a non rimanere imprigionato nella sua stessa trappola? Questo fenomeno è reso possibile dalle particolari setole microscopiche, ed estremamente dure, che ha sulle zampe e che gli consentono di muoversi liberamente. Inoltre, non tutte le zone della rete sono collose. La seta non è una sola, ogni singolo ragno può produrne fino a sette diversi tipi. Quindi il ragno è consapevole di cosa andare a toccare e cosa evitare. Infine, alcune specie di ragno hanno in dotazione un rivestimento oleoso che rende l’addome anti-adesivo.
Nonostante questi accorgimenti, i ragni possono ugualmente rimanere intrappolati nella loro tela. Il nemico numero uno è il vento: una semplice folata può distruggere le loro opere d’arte imprigionandoli. A differenza degli altri artropodi però il ragno possiede un’arma formidabile per fuggire: mangiarsi la ragnatela senza alcuna ripercussione sul proprio organismo.
Sulla Terra esistono oltre 45.000 tipi diversi di ragni, ci sono quindi tipi diversi di ragnatele: a spirale, a groviglio, a imbuto, tubulari, a foglio e alcuni ragni sono classificati a seconda del tipo della tela da loro prodotta.