Negli ultimi anni il turismo legato alla natura e agli animali selvatici è cresciuto in maniera esponenziale in Italia. Il nostro paese ospita infatti alcuni dei paesaggi più suggestivi e molte delle aree più selvagge e ricche di biodiversità di tutta l'Europa. Dalle Alpi agli Appennini, dai torrenti montani alle isole mediterranee, le escursioni e le attività all'aperto, se effettuate senza un'adeguata preparazione, possono però generare anche un impatto negativo molto forte sulle piante e gli animali che questi preziosi habitat custodiscono.
Ed è proprio dalla necessità di permettere a tutti di scoprire ed esplorare in sicurezza e in maniera etica la natura del nostro paese, che nasce "Viaggio nell'Italia selvaggia – Guida alle più belle esperienze naturalistiche", il nuovo libro scritto dagli esperti naturalisti e fotografi Marco Colombo e Francesco Tomasinelli, edito da Ricca Editore. Una vera e propria guida dettagliata interamente dedicata agli amanti della natura e non solo che vogliono esplorare, osservare o fotografare gli animali, le piante e i paesaggi naturali più suggestivi del nostro paese.
«L'idea del libro è nata parecchio tempo fa, anche perché sia io che Francesco siamo grandi amanti della natura italiana e pensiamo che non abbia nulla da invidiare ad altri posti nel mondo – racconta a Kodami Marco Colombo – Negli ultimi anni, soprattutto a partire dalla pandemia, il numero delle persone che si muovono in natura per fotografarla o semplicemente osservarla è aumentato notevolmente e abbiamo quindi pensato di creare uno strumento che potesse essere utile a questi fruitori per farlo in maniera consapevole e rispettosa».
"Viaggio nell'Italia selvaggia" propone 48 itinerari in tutte le regioni italiane, dove i protagonisti – restando solo tra gli animali – sono lupi, cervi, rapaci, ma anche specie meno popolari e carismatiche come lucciole, cervi volanti, lucertole colorate o persino estinte, come nei luoghi in cui è possibile osservare le impronte fossili di dinosauro. Gli autori hanno raccolto itinerari sulla neve, esperienze di snorkeling ed escursioni in montagna che raccontano attraverso testi, mappe, fotografie e illustrazioni dove, come e in quale periodo dell'anno è possibile osservare le piante e gli animali più interessanti in tutta sicurezza e, soprattutto, riducendo il proprio impatto su habitat e specie.
«Muovendosi in montagna si incontrano spesso volpi confidenti che si avvicinano alle persone. Questo accade perché qualcuno da loro erroneamente da mangiare. Oppure si trovano purtroppo serpenti morti, perché chi fa escursioni spesso non sa come comportarsi – continua Marco Colombo – E poi c'è sempre la questione delicata dell'incontro con predatori come l'orso. Nel libro c'è quindi tutta una parte iniziale, che per noi è la più importante, che fornisce dei consigli in questo senso, anche aggiornati all'avvento delle nuove tecnologie come i droni, che anche al di fuori delle aree protette devono essere usati con parsimonia perché possono avere un impatto negativo sugli animali. Il senso del libro è un po' questo, creare uno strumento che permetta di conciliare la coesistenza tra le attività in natura e la riduzione dell'impatto di queste attività».
Un turismo sostenibile legato alla natura gestito e praticato in maniera etica e responsabile è possibile, oltre che mai come ora necessario. Stiamo infatti vivendo un periodo estremamente delicato e in cui dobbiamo affrontare numerose sfide ambientali ed ecologiche, come la crisi climatica o la convivenza con la fauna selvatica fortunatamente in ripresa. Riconnetterci alla natura è perciò indispensabile, ma occorre farlo in sicurezza e, soprattutto, con consapevolezza e rispetto per le altre specie.
«Le attività all'aperto possono essere condotte in maniera etica e rispettosa. Tutte le attività umane hanno un impatto, quindi anche l'osservazione o la fotografia naturalistica senza controllo possono creare danni. Per questo abbiamo evitato di dare indicazioni troppo precise relative a situazioni o specie particolarmente sensibili o minacciate, proprio per evitare di contribuire ad accentuare problemi legati alla conservazione – conclude Colombo – Non promuoviamo nessuna attività che può avere un impatto negativo sugli habitat, come per esempio quad e moto, oppure l'acquatrekking, che si svolge in ambienti molto delicati come i corsi d'acqua. Tutto parte un po' dalla coscienza personale, ma noi crediamo che la soluzione sia nell'informazione e nella prevenzione, più che sul rendere le normative più stringenti, cosa che ovviamente va fatta in alcuni casi. E lo abbiamo fatto basandoci sulle più recenti pubblicazioni scientifiche sul tema per renderle fruibili a tutti».
Promuovere un'interazione con gli animali selvatici sempre più consapevole è oggi più che mai fondamentale, soprattutto quando si va in natura o si esplorano oasi e aree protette. «Oggi rispetto al passato abbiamo molte più occasioni di incontrare animali selvatici anche solo in confronto a qualche decennio fa, ma siamo anche molto meno abituati a farlo – sottolinea infatti Francesco Tomasinelli – Avere quindi a disposizione una serie di buoni consigli quando si incontra qualcosa di interessante lungo il proprio percorso è sempre molto utile. La regola principale, come sempre, è ovviamente non disturbare o non dare da mangiare agli animali, soprattutto ai mammiferi».
La natura e la biodiversità italiana sono del resto una risorsa e un patrimonio forse ancora un po’ sottovalutato, soprattutto se paragonate ad altre unicità ed eccellenze nostrane e conosciute in tutto il mondo. «L'Italia è un paese densamente popolato, dove però esistono ancora molti habitat in un buono stato di conservazione. Basta pensare anche solo alle regioni alpine, agli Appennini, ad alcuni grandi fiumi di pianura o i tutti i tratti costieri che ancora conservano la preziosa macchia mediterranea – conclude Tomasinelli – Il turismo artistico fa sicuramente ancora la parte del leone, ma c'è sicuramente un ampio margine per sviluppare un turismo anche naturalistico, senza dubbio di nicchia e particolarmente attento e rispettoso dell'ambiente e delle regole». Ed è anche qui che bisogna passare per raggiungere uno stile di vita sempre più sostenibile, consapevole e rispettoso del Pianeta e di tutte le altre specie con cui lo condividiamo.
Alla lavorazione del volume, disponibile in libreria dal 28 luglio 2023, hanno partecipato anche Emanuele Biggi, naturalista e conduttore di GEO, Rai3, che ha scritto la prefazione e fornito diverse immagini, e l’illustratore Simone Zoccante.