Il sole, il mare , la brezza, quel senso di libertà ed euforia che porta l’arrivo delle vacanze estive, soprattutto dopo il lockdown, è come una terapia di cui tutti abbiamo necessità. Proprio in quest’anno dove i viaggi all’estero sono ancora un po’ limitati, molti faranno vacanze in Italia e ne approfitteranno per portare con sé l’amico a quattro zampe. Ecco qualche consiglio per viaggiare con il cane e non farvi trovare impreparati.
Dove andare in vacanza con il cane?
Mare, lago o montagna… non importa, purché siate insieme! Quando decidete di portare con voi il vostro cane fate in modo che possa essere anche per lui un piacere e non uno stress. Quindi se avete programmato di stare fuori molte ore senza lui, la prima cosa a cui pensare è se il tipo di vacanza che avete in mente è davvvero adatta o se non è meglio trovare un dog sitter che possa dedicarsi a lui più di quanto fareste voi in quei giorni. Pensate poi che il cambio ambiente non tutti lo tollerano bene, specie se non è abituato alle uscite o a stare del tempo da solo. Se invece avete trovato una location pet-friendly e la vacanza è concepita a sua misura anche, continuare a leggere alcuni consigli.
Come viaggiare con il cane
Per spostarsi a sei zampe abbiamo molteplici scelte, dall’auto, al treno, nave o aereo purché si parta insieme!
In auto
Se avete programmato un viaggio in macchina, fate in modo che il vostro animale sia al sicuro e che non possa interferire con la guida. Potete dotare la macchina di una rete da interporre tra i sedili anteriori e posteriori, o procurarvi un trasportino o kennel adatto alla taglia dell’animale che non si possa ribaltare in caso di frenata. Esistono anche delle cinture di sicurezza per cani ma in alcuni casi potrebbero non essere a norma di legge e rischiereste una multa. Fate in modo che il posto per il cane sia confortevole, mettete degli oggetti o delle copertine con odori familiari, fate sempre attenzione che l’abitacolo non sia caldo ma rinfrescate bene l'automobile di fare salire il vostro animale. Programmate poi delle soste dove farlo scendere, bere o mangiare e dove può fare i bisogni.
In nave
Se avete prenotato un passaggio in nave, avete due scelte di solito: il ponte o la cabina privata. Anche in questo caso, rendete la zona di sosta del vostro animale confortevole e con oggetti familiari, potrebbe essere più difficile gestire le evacuazioni quindi portate delle traversine e delle salviette igienizzanti in più.
In treno
Se il viaggio è in treno, di solito vi permettono di tenerlo con voi. Difficoltoso qui sarà gestire i bisogni, specie per viaggi lunghi e se il treno è affollato. Meglio se il cane è abituato a stare in un kennel che per lui sarà come un rifugio sicuro.
In aereo
Per il viaggio in aereo la scelta è duplice, per i cani di taglia medio-piccola è possibile farli viaggiare in nostra compagnia in cabina. Ogni compagnia aerea ha sul proprio sito delle specifiche da rispettare, sia a livello logistico, con indicate misure che deve rispettare il trasportino e peso del cane, sia a livello sanitario. L’alternativa è farlo viaggiare in stiva, obbligatorio per i cani di taglia medio-grande. Sicuramente il mio consiglio è di far affrontare un viaggio in stiva (più stressante) solo se la permanenza nel luogo di destinazione è abbastanza lunga. Viceversa forse sarebbe meglio valutare per brevi permanenze un dog sitter. Per i cani che invece possono viaggiare in cabina con noi, il viaggio è sicuramente più confortevole soprattutto dal punto di vista psicologico. Occorre solo avere trasversine e salviette a portata di mano e qualche premietto per intrattenerlo, oltre che acqua fresca.
In moto
Se infine la scelta è in moto con un sidecar, beh ricordatevi di proteggere il vostro amico con casco ed occhiali.
Come aiutare un cane nervoso a viaggiare
In tutti i casi consiglio l’utilizzo di salviette, collari e diffusori con azione calmante. Sono di solito a base di feromoni specifici o fitoestratti, quindi naturali. Le salviette potete usarle sul mantello o sulle superfici, gli spray potete nebulizzarli nell’abitacolo o nel trasportino, facendo arieggiare qualche minuto prima di fare entrare l’animale.
No ai farmaci che paralizzano e lasciano il cane cosciente
Nel caso in cui vogliate dare qualcosa per tranquillizzarlo ulteriormente, per cortesia non usate farmaci che spesso sento somministrare senza cognizione a base di acepromazina: sono degli anestetici! E non fanno tranquillizzare il cane assolutamente: lo paralizzano lasciandolo cosciente e ancora più ansioso perché non può reagire, oltre ad essere ipotensivante, rischiate dunque un collasso cardiocircolatorio. Preferite invece prodotti a base di triptofano, proteine del latte, olio di canapa, valeriana ed altri fitoestratti. Consiglio di iniziare la somministrazione qualche giorno prima e in alcuni casi potete anche aumentare di poco il dosaggio il giorno della partenza ma il vostro medico veterinario saprà di certo consigliarvi. Per i soggetti invece più complicati consiglio sempre di far gestire il trattamento ad medico veterinario comportamentalista, che saprà indicare il prodotto più adatto da aggiungere a quelli citati prima.
Cosa serve per viaggiare con il cane
Passaporto, libretto vaccinale, microchip, medicine: vediamo cosa non dobbiamo dimenticare di portare con noi.
I documenti
Prima di programmare la partenza informatevi delle eventuali certificazioni necessarie per portare con voi il vostro animale. Il microchip è obbligatorio per tutti i cani, questo non smetteremo mai di ricordarlo. Per spostarsi in Italia il passaporto non è necessario, mentre è obbligatorio se si deve superare la frontiera. Il passaporto viene rilasciato dall’ASL veterinaria del vostro Comune e in alcuni casi prevede anche delle vaccinazioni e dei controlli aggiuntivi a seconda della meta da raggiungere. Il libretto sanitario non è obbligatorio ma alcune compagnie di trasporto lo esigono e comunque consiglio sempre di portarlo con voi.
Per quanto riguarda le vaccinazioni, servono a proteggere il vostro animale e quindi prima di partire andate dal vostro veterinario in modo da fare un controllo generale di salute e adeguare se è il caso il piano vaccinale. La vaccinazione antirabbica di solito non è richiesta in Italia, ma alcuni trasportatori possono richiederla. È obbligatoria invece insieme al passaporto per i viaggi all’estero ed occorre che sia stata effettuata almeno tre settimane prima della partenza. In alcuni Stati può essere necessaria anche la titolazione anticorpale, quindi soprattutto se vi dovete recare all’estero con il vostro cane informatevi per tempo, altrimenti c’è il rischio che lo tengono bloccato in quarantena.
I trattamenti antiparassitari sono obbligatori per andare all’estero e vanno annotati dal veterinario sul passaporto. Per viaggiare in Italia non occorre annotarli sul libretto, ma consiglio prima di andare in viaggio di informarvi dal vostro veterinario riguardo la migliore protezione da effettuare. Vi ricordo infatti che oltre a pulci e zecche esiste la leishmaniosi e la filariosi a cui fare attenzione.
Kit di emergenza
Spesso nei luoghi di villeggiatura il veterinario può essere distante: è utile quindi premunirsi già del contatto di quello più vicino in caso di urgenza. Consiglio poi per i soggetti che fanno già cure di portare una scorta dei medicinali, poiché per alcuni farmaci la ricettazione è complicata e spesso non tutte le farmacie riescono a reperirli in tempi celeri, rischiereste di rimanerne senza. Nel caso in cui il veterinario sia molto distante da dove vi trovate, portate con voi alcune cose “base” che però dovete usare solamente dopo aver chiesto consiglio al medico locale o al vostro abituale. Cose che non possono mancare sono un disinfettante tipo acqua ossigenata nel caso si ferisca o si tagli, delle garze e del cerotto, una pomata lenitiva (senza antibiotico e senza antinfiammatorio) nel caso in cui avvenga una dermatite o una escoriazione, dei fermenti lattici in caso di feci molli o diarrea, un antistaminico nel caso venga punto da un insetto e si prospetti una reazione anafilattica. Del ghiaccio istantaneo nel caso di colpo di calore o di una puntura. Per i dosaggi e l’allestimento ad hoc del kit emergenza, ne potete parlare con il vostro veterinario curante che conoscendo il paziente saprà consigliarvi i prodotti più adatti.