In auto lungo la US-257, sul sedile del passeggero un bue. Nello specifico, un bue dei Watussi ribattezzato “Howdy Dowdy”: succede a Norfolk, nel Nebraska, negli Stati Uniti, dove la scena ha provocato un fiume di chiamate alla polizia, che alla fine ha bloccato l’auto.
Al volante della macchina, appositamente modificata per ricavare lo spazio per il bue, c’era un uomo, Lee Meyer, che ha percorso circa 58 chilometri lungo l’autostrada prima di essere fermato a un posto di blocco da una pattuglia della polizia. Agli agenti increduli, Meyer non avrebbe detto granché, e loro stessi non hanno saputo bene come gestire la situazione, limitandosi a dargli un avvertimento e a chiedergli di riportare a casa il toro.
Sia Meyer sia Howdy Dowdy, d’altronde, sono noti in zona per avere partecipato a diverse parate, e l’auto, un Ford, era stata appunto modificata – togliendo metà parabrezza e installando al posto della portiera un cancello cui assicurare il bue – per essere utilizzata durate la manifestazioni. Nel frattempo il video, girato da News Channel Nebraska, è diventato rapidamente virale, suscitando una valanga di reazioni. Meyer non ha rilasciato dichiarazioni in proposito, ma la moglie, Rhonda, ha confidato a una radio di Norfolk che il rapporto che lega il marito al bue è molto profondo sin da quando Howdy Dowdy è arrivato nella loro fattoria, circa nove anni fa. A US92 la donna ha aggiunto che è ormai diventato un membro della famiglia, anche se inizialmente non è stato facile accettare che il marito spendesse così tanti soldi nella modifica all’auto e nella gestione dell’animale.
Il bue Ankole-Watusi, conosciuto anche come “bue dei Watussi”, è una razza americana di bovini domestici discendente del gruppo Ankole, della razza bovina Sanga dell'Africa centrale. È caratterizzato dalle grandi dimensioni e dalle enormi corna, spesse e ricurve, ed è molto comune come razza da allevamento, mentre la specie selvatica da cui hanno avuto origine si è estinta a partire dal 1.600. Non esistono dunque popolazioni in natura, ed è per questo che alla razza è dedicato anche un registro internazionale, l’Ankole Watusi International Registry, che ha lo scopo di riconoscerla ufficialmente così da proteggere il patrimonio antico, raro e unico originario dell'Africa e preservarlo attraverso corrette pratiche di allevamento e lo studio e la raccolta di informazioni.