Gli animali nelle case degli italiani sono aumentati sino a raggiungere i 62,1 milioni durante il 2021. Lo rivela l'indagine di Altroconsumo volta a valutare il grado di soddisfazione delle famiglie nei confronti del servizio reso dai veterinari.
Attraverso le interviste condotte tra settembre e ottobre 2021 su un campione di 1.058 cittadini tra i 18 e i 74 anni è emerso che le persone sono «molto soddisfatte del proprio veterinario», tuttavia le tariffe per il servizio veterinario sono un aspetto non altrettanto apprezzato. Altroconsumo ha segnalato che le persone «effettivamente spesso si trovano a pagare somme considerevoli».
Gli italiani che vivono con un cane spendono in media, in un anno, circa 1.562 euro, di cui 341 per spese mediche. Per i gatti la spesa è inferiore, in un anno le famiglie spendono in media 1.208 euro, di cui 194 per cure mediche.
Oltre all'ambito veterinario il rapporto dell'associazione dei consumatori ha calcolato anche le spese alimentari e legate all'igiene. La spesa per il cibo è quella maggiore per chi vive con animali domestici, infatti si spendono in media 880 euro per cani e 779 euro per i gatti. La spesa per i prodotti per l’igiene è di 216 euro per il gatto e 208 euro per il cane.
A tenere banco resta però la discussione su spese veterinarie giudicate spesso troppo elevate, anche perché non coperte da un sistema veterinario nazionale. 8 persone su 10, pari all'81% degli intervistati, considerano il proprio veterinario competente e in grado di relazionarsi sia con loro sia con l’animale, i costi rappresentano però un tasto dolente: solo 7 persone su 10 si dichiarano soddisfatte del costo del servizio.
Le tariffe giudicate proibitive però non scoraggiano chi vive con un animale: negli ultimi 12 mesi, l’88% dei cani sono stati accompagnati alla visita annuale di controllo e l’82% alle vaccinazioni. Nei gatti le percentuali scendono leggermente: il 73% dei felini hanno fatto la visita di controllo e il 52% le vaccinazioni.
Ciò dimostra che nell'ambito di un'adozione consapevole, i costi pur rappresentando un motivo di preoccupazione per le famiglie non inficiano sulla qualità delle cure prestate agli animali. In soccorso degli italiani nel 2022 c'è il bonus animali domestici, la cui soglia è stata innalzata da 500 a 550 euro.
Per gli esperti dell'associazione di consumatori sono gli animali più anziani ad avere la salute più cagionevole, in particolare le malattie di cui soffrono di più sono le otiti, che riguardano il 21% dei cani, e il mal di denti per il 20% nei cani e 16% nei gatti.
Nei cuccioli di cane invece i problemi più seri arrivano dai parassiti intestinali. I gatti anziani hanno invece problemi agli organi interni, riguardano il 25%, e più in generale disturbi legati all’invecchiamento che colpiscono il 36% degli animali.
Tra i canali di distribuzione, le farmacia hanno l'egemonia sui medicinali, mentre cibo e prodotti per l’igiene al supermercato, nei negozi di animali e nei canali online. Un mercato coerente con quello fotografato dall'ultimo Rapporto Assalco Zoomark.
L'indagine non si è fermata alla valutazione della soddisfazione del servizio veterinario: Altroconsumo ha confermato la crescente presenza degli animali nelle case degli italiani.
Dall’indagine è emerso che molte delle persone intervistate hanno più di un animale: il 56% dei rispondenti ha dichiarato di vivere con un gatto, il 62% con un cane, il 10% dei pesci, l’8% tartarughe, mentre solamente il 3% di loro possiede dei conigli.
L’80% dei bambini intervistati si è sentito meglio, più sereno e tranquillo, grazie alla presenza di un gatto in casa. La percentuale risulta molto alta anche tra gli anziani, che hanno dichiarato di avere avuto un miglioramento nella qualità della vita con un cane (67%), e con un gatto (77%) a far loro compagnia.