«Purtroppo questo ragno violino ha voluto fare una visita anche a me». A raccontare sui social il suo “incontro” con il Loxosceles rufescens, il ragno violino appunto, è Martina Berti, parrucchiera 25enne residente in provincia di Venezia, che nei giorni scorsi ha mostrato cosa può accadere nei casi in cui il ragno inoculi il veleno con il morso e vi sia una delle rare, ma possibili, reazioni peggiori: la necrosi dei tessuti.
Berti ha postato su Facebook sia il racconto sia le foto che testimoniano il decorso del morso: da piccolo rigonfiamento rosso all’interno del ginocchio a ferita aperta e scura, che conferma appunto la necrosi, ovvero la disgregazione dei tessuti attorno al morso. Raro che accada, come detto, ma può succedere, e alla luce della tragedia di Giuseppe Russo, il ragazzo di 23 anni deceduto in Salento per le complicanze sorte in seguito al morso di un ragno violino, è inevitabile che si torni a parlare di questo piccolo e schivo aracnide.
Berti ha raccontato di essere stata morsa a casa sua, in bagno. Non così strano, tenuto conto che il ragno violino – una delle due specie velenose di ragni presente in Italia – si può trovare anche nelle abitazioni e non soltanto in natura. Il morso, ha spiegato la giovane, «si è presentato come una puntura normale fino a diventare nero, e fa davvero tanto tanto male fino a andare all’ospedale. Per fortuna ho preso l’infezione in tempo – scrive su Facebook – sennò sarebbe stato in base a quello che mi hanno riferito i dottori addirittura mortale. Si trovano ovunque, non solo all’aperto. Abbiate tutti un occhio di riguardo soprattutto per chi, come me ha bambini piccoli, perché oltre a essere pericoloso è anche molto molto molto doloroso».
«Se venite punti e non ve ne accorgete – conclude Berti – appena vedete una zona rossa che comincia a presentarsi come una puntura di zanzara e inizia a gonfiarsi, scurirsi e sentite un forte formicolio andate immediatamente all’ospedale senza perdere tempo».
I sintomi provocati dal veleno di ragno violino si presentano, solitamente, dopo 48-72 ore. È bene ricordare però che il morso di questo ragno non dà sempre conseguenze gravi. Questo accade soltanto in una minoranza di casi, solitamente in persone già affette da patologie (il diabete, per esempio), già debilitate o molto sensibili alla tossina inoculata con il morso. Il veleno del ragno violino ha infatti un’azione citotossica, agisce cioè disgregando i tessuti nei dintorni della zona colpita. A questo si aggiunge che con il morso possono essere trasmessi anche batteri che peggiorano la situazione. In alcuni soggetti e in casi particolari il morso può causare complicanze tra cui la necrosi dei tessuti, come accaduto alla giovane veneziana.
Il Loxosceles rufescens è un ragno di piccole dimensioni di colore giallo-bruno tipico della fauna mediterranea, ed è facile trovarlo in natura sotto le rocce. Insieme alla malmignatta è l’unico ragno presente in Italia il cui veleno può provocare complicanze di natura medica. Ciò che lo contraddistingue è la macchia sul dorso che ricorda un violino (da qui il nome). Può capitare che si rifugi anche in abitazioni, nascondendosi in anfratti o ripostigli, ma la sua natura estremamente schiva e timida lo rende difficile da avvistare. Solitamente morde solo quando viene messo alle strette, magari se schiacciato o infastidito, anche inavvertitamente.
Il morso del ragno violino, quindi, non è così frequente e si verifica il più delle volte accidentalmente, e riconoscerlo non è facile, visto appunto che nella stragrande maggioranza dei casi non viene inoculato il veleno e la cute interessata non presenta grosse alterazioni. I sintomi, come detto, se compaiono arrivano entro i due-tre giorni successivi al morso, quando la lesione potrebbe ulcerarsi o infettarsi. Se lo si trova in casa non è necessario allarmarsi. Se si trova un ragno violino per la prima volta è molto probabile che sia in realtà presente da tempo e che per puro caso lo si sia incontrato. Se si vive in zone di campagna, o comunque ricche di vegetazione, e lo si incrocia ogni tanto è sufficiente fare attenzione a non lasciare abiti sul pavimento e a controllare lenzuola, cuscini, coperte e scarpe prima di usarli.