Almeno una ventina di animali deceduti, i Vigili del Fuoco ancora alle prese con l’incendio, il bilancio definitivo che sarà reso solo una volta domate definitivamente le fiamme. Un tragico incidente è avvenuto in un allevamento a Nardò dove, per cause ancora da definire, la struttura ha preso fuoco avvolgendo anche le povere bestie che vi si trovavano all’interno. Il dato degli animali morti non è ancora definitivo ma per certo può dirsi che all’interno vi erano soprattutto cavalli, asini e bovini, per un totale di circa 200 animali. I soccorsi hanno consentito di trarne in salvo una buona parte.
Le fiamme sono divampate nella mattinata di martedì e immediatamente si sono propagate proprio nell’area dove si trovavano gli animali, alimentate dai grandi quantitativi di foraggio accatastati all’interno della struttura. Una colonna di fumo è apparsa immediatamente visibile anche a grande distanza. I soccorritori hanno parlato di scene strazianti all’interno, con gli animali impauriti e sporchi di fuliggine in fuga dalle fiamme: «L’incendio è sotto controllo anche se la struttura sta collassando – riferiscono a Kodami fonti interne dei Vigili del Fuoco – Stiamo continuando con le operazioni di spegnimento».
Al momento l’ipotesi più accreditata è che a causare l’incendio sia stato un corto circuito, scaturito a seguito di un temporale che si è abbattuto sul paese. Si attende il completamento delle operazioni di spegnimento per completare i rilievi, già iniziati dalla Polizia. La stessa azienda, peraltro, era stata colpita da un incendio nel luglio 2021. In quell’occasione, però, non c’erano state vittime tra gli animali. In questo momento i sopravvissuti sono stati fatti convogliare in un’area adiacente, dove il personale veterinario ha provveduto a eseguire le cure per quelli feriti.
Quello degli incendi è un rischio molto concreto per questo tipo di allevamenti, dove la presenza di grandi quantitativi di fieno e di altro materiale infiammabile, rischia di trasformare le strutture in metallo in enormi forni della morte. Del resto, più volte abbiamo raccontato di tragici episodi di questo tipo, come a Padova dove nel 2022 trovarono la morte 18 vitelli, o a Brescia, dove furono addirittura 18mila le galline ovaiole che perirono in un altro tragico evento che coinvolse un’azienda. Lo scorso aprile, invece, negli Stati Uniti, un’esplosione in un’azienda casearia causò la morte di altrettante mucche, in quella che fu definita una strage senza precedenti. Tutti episodi che confermano la necessità di un’urgente riflessione sull’attività degli allevamenti.