Vendeva su un grande market online sette tartarughe di specie protetta. Ora le tartarughe sono state sequestrate e l'uomo, originario di Aversa, in provincia di Napoli, è stato denunciato. L'operazione è stata condotta dalle guardie zoofile dell'associazione Agriambiente che si sono finti acquirenti dopo aver visto l'annuncio sulle bacheche virtuali.
«Abbiamo contattato il venditore fingendoci interessati all'acquisto, e una volta giunti sul luogo dell'appuntamento abbiamo sequestrato gli animali e successivamente condotto una perquisizione domiciliare», spiega a Kodami il personale della sezione provinciale di Napoli di Agriambiente.
Le tartarughe di terra sequestrate erano Testudo hermanni, inserite nella lista rossa della dell'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) tra le specie minacciate di estinzione. Si tratta dell'unica specie di testuggine originaria dell'Italia, ed è presente in tutta l'Europa meridionale, dove ha il primato di tartaruga più diffusa in cattività.
Proprio questa pratica ha contribuito a sancire il declino delle popolazioni in natura, insieme a tutti gli altri fattori di disturbo legati alla distruzione degli habitat e alle attività antropiche. Al fine di proteggere la specie, sia l'allevamento che la detenzione sono regolate oltre che dalla Convenzione di Washington anche da numerosi altri trattati internazionali al fine di contrastarne il prelievo in natura e controllarne il commercio.
Leggi e sanzioni non hanno però scoraggiato il venditore aversano che aveva sperato di guadagnare circa 500 euro dalla vendita illecita delle piccole tartarughe, probabilmente frutto imprevisto di un'insolita "cucciolata casalinga". «In casa dell'uomo – raccontano da Agriambiente – abbiamo trovato altri due esemplari di grandi dimensioni, questa volta però con le certificazioni e i microchip imposti dalla legge».
Queste testuggini nonostante la loro larga diffusione in appartamento possono arrivare a superare i 20 centimetri di diametro e 1.200 chili. «Sequestri di questo tipo capitano molto spesso, dal 2017 a oggi ne abbiamo compiuti oltre un centinaio, e il mezzo privilegiato per la vendita è sempre più frequentemente il web».