La storia che vi stiamo per raccontare ha come sfondo la meravigliosa Australia, patria di alcuni degli incontri più strani che possano avvenire con la fauna selvatica.
Danielle, la protagonista della vicenda, sta passeggiando per le strade del suo quartiere quando nota qualcosa di insolito: sul palo della luce alto oltre trenta metri c'è una strana macchia grigia.
Mentre si concentra sull'oggetto, si rende conto che la macchia si muove: si tratta di un possum che a prima vista sembrava essere appeso al palo a godersi il panorama, ma avvicinandosi comprende che l'animale sta in realtà cercando disperatamente di non cadere.
Di solito questi animali scelgono come tane e rifugi le cavità naturali in grossi alberi o rocce. Gli australiani li chiamano brushtail possum, che letteralmente significa "possum coda a spazzola".
Danielle non si perde d'animo e attiva i soccorsi rivolgendosi immediatamente ai centri di recupero per animali selvatici della zona per poi riuscire a contattare il Southern Koala and Echidna Rescue (SKER). Un volontario del centro si reca di corsa sul posto per confermare che il piccolo possum è evidentemente rimasto incastrato con la coda al palo senza più riuscire a muoversi.
Uno degli aspetti più curiosi di questo marsupiale è infatti proprio la sua bizzarra coda. Dal nome è facile intuire che ricorda un po' una spazzola, ma al di sotto degli ispidi peli nasconde un'altra particolarità: nella parte inferiore è nuda, priva di peli, e viene utilizzata come un arto aggiuntivo prensile per aggrapparsi ai rami degli alberi.
Per fortuna, il volontario si mette all'opera, districa la coda dell'animale e lo riporta al suolo con cautela: dopo circa sette ore trascorse aggrappato al palo, il possum è finalmente al sicuro.
Danielle tira finalmente un sospiro di sollievo mentre guarda il volontario allontanarsi con il cucciolo al seguito. Il piccolo viene portato alla clinica veterinaria del rifugio per essere sottoposto a tutti i controlli necessari e per fortuna viene riscontrata solo una disidratazione.
Questo marsupiale è considerato una specie invasiva in Australia: fu introdotto in Nuova Zelanda per la sua pelliccia a partire dagli anni 50 dell'800. Come però è già accaduto in altre aree del mondo con i visoni americani, nutrie e procioni, gli animali da pelliccia sono poi scappati dagli allevamenti e ora creano non pochi problemi all'agricoltura e agli ecosistemi locali.
Dietro quegli occhioni dolci e quella buffa espressione si nasconde dunque un animale decisamente singolare che si è adattato piuttosto bene alla vita urbana: un altro dei tantissimi esempi dell'eccezionale ed esclusiva fauna australiana, tra le più singolari e iconiche di tutto il mondo.
Il tenace possum si sta adesso riprendendo dalla sua straziante avventura, ma i volontari sono fiduciosi nel fatto che presto si sentirà di nuovo in forma e pronto per tornare libero.