Un incontro ravvicinato con un orso marsicano si è concluso con un salto dalla finestra per un uomo di Pescosolido, in provincia di Frosinone, che per evitare l’animale si è buttato nel vuoto.
È successo la notte tra domenica e lunedì, l'ennesimo episodio che vede protagonista un esemplare di questi orsi che popolano l’Appennino centrale, in modo particolare il Parco Nazionale di Lazio, Abruzzo e Molise. L’orso si è arrampicato sino al primo piano di un palazzo, arrivando al terrazzo dell’appartamento di due coniugi, che hanno raccontato l’esperienza sul gruppo social della cittadina della valle di Comino, a ridosso dell’Appennino abruzzese e del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.
Orso si arrampica sul terrazzo: il racconto di marito e moglie
«Questa notte mio marito e io abbiamo avuto un incontro ravvicinato con l'orso. Un vis à vis a meno di un metro di distanza, ci separava la ringhiera del terrazzo – ha raccontato la donna – Sentendo dei rumori provenienti dal terrazzo della camera da letto al primo piano, incauti, incoscienti pensando a qualche malintenzionato, siamo usciti con le luci dei telefonini, io ho urlato praticamente in faccia all'orso».
La donna ha riferito di avere schivato una zampata dell’animale: «Con un salto all'indietro sono rientrata dalla portafinestra a 4 metri di distanza, mio marito che si trovava nell'angolo alla mia destra vedendosi braccato poiché intanto l'orso aveva scavalcato, si è visto costretto a buttarsi di sotto». L’uomo, riferisce la moglie, è precipitato per tre metri e ha riportato diverse ferite ma non è in pericolo di vita.
«L'orso spaventato è scappato via probabilmente da dove è arrivato. Abbiamo richiesto l'intervento dei carabinieri che sono venuti da Casalvieri e ringrazio, ma la paura è stata tanta – ha concluso la donna – Ai nostri compaesani pescosolidani chiediamo di fare attenzione la notte perché probabilmente ha scelto Pescosolido per un tour notturno e non è detta che non ritorni. Ma soprattutto ci auguriamo che chi di dovere faccia un modo che l’orso ritorni nel suo habitat naturale senza e prima che gli venga fatto del male».
Orsi marsicani sempre più presenti nei borghi
Un augurio quantomai appropriato per diverse ragioni. L’orso marsicano è infatti una specie protetta di cui restano ormai poche decine di esemplari, e la frequenza con cui recentemente si avvicinano ai centri abitati ha causato diversi problemi per la sua sopravvivenza. Spingendosi verso i borghi, con tutta probabilità in cerca di cibo per la diminuzione delle prede, gli orsi sono costretti ad attraversare strade e superstrade mettendosi a rischio investimento, e il fatto che non nutrano timori ad avvicinarsi a zone popolate da umani è molto pericoloso per loro e per gli abitanti dei borghi stessi.
Nei giorni scorsi un altro orso era stato avvistato nel centro di San Donato Val di Comino, intento a fare un bagno nella fontana. In quel caso nessuno si era avvicinato, ma con l’episodio di Pescolido l’avvistamento conferma quanto in val Comino questo genere di situazioni sia frequente. La risoluzione del problema non è però affatto scontata: il territorio del Parco è molto vasto, e spesso gli orsi riescono a superare i tratti in cui vi sono recinzioni. Anche l’alimentazione artificiale, proposta per cercare di tenere gli orsi all’interno dell’area protetta, è stata scartata dai gestori del parco perché eccessivamente impattante sul comportamento di questi animali.