La rabbia è una malattia infettiva causata da un virus del genere Lyssavirus; si tratta di una zoonosi, ovvero può essere trasmessa dagli animali all’uomo. Il virus può infettare tutti i mammiferi colpendone il sistema nervoso centrale e poiché non esiste nessuna cura, né per gli animali né per l’uomo, la vaccinazione è lo strumento che viene utilizzato per prevenire e per eradicare la rabbia da un territorio.
Che cos'è la rabbia e come funziona il vaccino
Il virus della rabbia è molto labile nell’ambiente esterno e la malattia è scarsamente contagiosa: il veicolo di trasmissione è la saliva degli animali infetti e la via di trasmissione nella grande maggioranza dei casi è rappresentata da morsi e graffi. Il virus può essere presente nella saliva dell’animale infetto già alcuni giorni (fino a 15) prima della comparsa dei sintomi, che in genere si manifestano in un periodo da 2 a 8 settimane dopo l’infezione.
È possibile prevenire la rabbia adottando semplici regole di comportamento e, in particolare:
- evitando contatti con animali selvatici o domestici sconosciuti, evitandoli anche ai propri animali domestici;
- segnalando al proprio veterinario cambiamenti di comportamento improvvisi dei propri animali domestici;
- segnalando alle autorità locali animali selvatici che si comportino in modo anomalo.
Il presidio più efficace a livello individuale contro la malattia è la vaccinazione, ed è importante informarsi presso il proprio veterinario o presso le autorità sanitarie sulle disposizioni relative alla vaccinazione antirabbica prima di recarsi in viaggio, soprattutto all’estero, con i propri animali domestici. In quest’ambito esiste infatti una normativa specifica (Regolamento CE n. 998/2003, Regolamento UE n. 756/2013).
La vaccinazione antirabbica funziona come un classico vaccino, stimolando la produzione di anticorpi in modo da garantire una protezione nei confronti del potenziale virus. Viene inoculato sottopelle, previa visita generale di salute. Il vaccino è lo stesso sia per cani, sia per gatti e furetti (le tre specie di affezione soggette ad obbligo vaccinale in caso di viaggi all'estero).
Dove è obbligatoria la vaccinazione antirabbica
L’Italia attualmente è indenne da rabbia. Quindi non rientra tra le vaccinazioni “core” o strettamente necessarie, può però diventare obbligatoria in caso di movimentazioni e viaggi.
Alcune compagnie di navigazione, di trasporti e aerei e anche alcune strutture ricettive possono richiederla a loro discrezione anche se il viaggio è in Italia, consigliamo quindi sempre di informarvi preventivamente quando viaggiate con il vostro amico a quattro zampe.
In paesi come Lituania, Lettonia, Estonia, Romania, Slovacchia e Polonia in cui c’è il rischio di rabbia, così come in paesi extra-europei è obbligatorio effettuare la vaccinazione antirabbica almeno 21 giorni prima della partenza. Alcuni paesi come Regno Unito, Irlanda, Svezia e Malta hanno introdotto anche il test sierologico e la quarantena prima dell’ingresso nonostante la vaccinazione antirabbica se ad esempio l'animale proviene da uno dei Paesi a rischio. Motivo per cui è sempre consigliabile prima di programmare un viaggio con il vostro animale, informarvi sul sito dell'ambasciata circa la regolamentazione in corso.
La vaccinazione antirabbica per avere validità in caso di viaggi deve essere registrata sul passaporto dell’animale (che non è il libretto sanitario).
Il passaporto in Italia è rilasciato dai servizi veterinari dell'azienda sanitaria locale su richiesta del pet mete. Il rilascio per i cani, gatti e furetti è subordinato alla preventiva iscrizione all'anagrafe in modo che venga riportato sul passaporto il numero del microchip identificativo.
Quando si deve fare il vaccino antirabbico al cane
Ai fini della sua completa validità la vaccinazione antirabbica deve soddisfare i seguenti requisiti:
- deve essere effettuata in soggetti di età non inferiore alle 12 settimane di età da un veterinario autorizzato;
- la somministrazione del vaccino non deve avvenire prima dell’applicazione del microchip;
- devono essere trascorsi almeno 21 giorni dalla vaccinazione prima di poter viaggiare con l’animale.
Quanto dura il vaccino antirabbico al cane?
Il periodo di validità della vaccinazione inizia dal momento in cui è stabilita l’immunità protettiva (ossia non meno di 21 giorni dal completamento del protocollo di vaccinazione stabilito dal fabbricante per la prima vaccinazione) e continua fino alla fine del periodo di immunità protettiva che è riportata nella specifica tecnica dell’autorizzazione o licenza del vaccino antirabbico nello Stato membro o nel territorio o Paese terzo in cui è somministrato il vaccino. In genere la validità del vaccino è annuale o triennale.
Effetti collaterali del vaccino antirabbico
La vaccinazione antirabbica, come tutte le vaccinazioni, può avere degli effetti collaterali, che possono essere lievi e transitori, come dolore o bruciore nel sito di inoculo, lieve ipertermia e piccoli disturbi gastrointestinali, oppure più gravi, come reazioni anafilattiche e shock. Quest'ultimi sono rari, ma se è la prima volta che l'animale effettua la vaccinazione antirabbica, consigliamo comunque un periodo di almeno 2-6 ore di osservazione.
Fonte: Ministero della Salute