Mauro convive con Tea, una cagnolina meticcia, da 11 anni. La loro storia d’amicizia è iniziata in un rifugio nella provincia di Reggio Emilia, lì dove l’uomo si era recato con l’unica intenzione di donare alcune coperte ai cani reclusi e dove non si sarebbe mai aspettato di trovare invece una fedele compagna con cui condividere la vita.
A raccontare a Kodàmi questa storia di relazione profonda, nata ben 11 anni fa tra i box del Rifugio “Rocky”, di San Bartolomeo, frazione del Comune di Reggio Emilia, è Mauro Menozzi, pet mate di Tea, che era solo una cucciola di poco più di 7 mesi quando i loro sguardi si sono incrociati per la prima volta.
«Avevo da poco perso il mio Leo dopo 13 anni d’amore assoluto e non avevo intenzione di soffrire di nuovo – racconta Mauro – Spesso vado al Rifugio “Rocky” a portare coperte, viveri, giochi. Undici anni fa, mentre scaricavo le cose, mi corse incontro una cucciola, la mia Tea. Si scaravoltò sulla schiena per farsi fare i grattini. Quando tornai alla macchina, lei mi seguì e io non potei fare altro che adottarla e accoglierla nella mia vita».
Tea è stata per Mauro la dimostrazione che nonostante il vuoto lasciato dagli amici a quattro zampe quando muoiono, non bisognerebbe mai privarsi della preziosa opportunità di adottare un altro animale, a cui dedicare tutto l’amore di cui si ha avuto la fortuna di godere grazie alla relazione con chi c’è stato prima.
Ora Tea ha undici anni e nonostante da sette soffra purtroppo di immunodeficienza, trascorre le sue giornate serenamente, tra le coccole di Mauro e di sua moglie, in compagnia di tutti gli altri amici animali che sono membri della famiglia.
Infatti, come racconta Mauro: «Tre anni dopo l’arrivo di Tea, abbiamo adottato Cora. Loro sono inseparabili, con Tea che comanda anche i nostri due gatti».
Il destino di Tea, fino a poco tempo prima di incontrare Mauro in rifugio, era purtroppo lo stesso di molti altri cani e gatti che tutt’ora attendono all'interno delle strutture una possibilità di vita.
Canili, gattili, rifugi e oasi per animali, sono infatti luoghi in cui migliaia di animali sono rinchiusi in cerca di uno sguardo da incrociare, con il solo e unico desiderio di trascorrere il resto dei loro giorni al di là di grate e muretti di cemento, in compagnia di umani con cui stringere relazioni sane ed equilibrate.
«Con il passare degli anni molti animali ci hanno lasciato – continua Mauro – prima assieme a noi c’erano anche i gatti Gigio, Chicco, Jackye e Pippi. Purtroppo si sa che a differenza degli umani, il tempo a disposizione per gli animali è più breve. Ed è per questo che è nostro dovere cercare di non fargli mancare mai niente e di accogliere altri animali bisognosi dopo la loro morte, per far sì che i loro insegnamenti di vita non vadano perduti».
Se infatti Mauro si fosse fermato al dolore che la perdita del suo compagno Leo gli aveva causato, forse non si sarebbe mai regalato una nuova esperienza con Tea e non avrebbe permesso a lei di vivere momenti unici e irripetibili in sua compagnia.
Non sappiamo se Tea avesse poi potuto conoscere altri adottanti se quel giorno di 11 anni fa Mauro non l’avesse portata a casa o se invece avesse atteso per tutta la sua vita all’interno di un rifugio dove nonostante la presenza dei volontari, il tempo sembra scorrere sempre troppo lentamente per chi è costretto a vivere ogni giorno la stessa realtà.
«L’adozione è quanto di più gratificante possa esistere. Instauri un legame diverso da quello che puoi avere con un cane che non è mai stato in canile – conclude Mauro – Chi ha conosciuto il freddo e la fame, chi ha lottato per sopravvivere, chi ha conosciuto la solitudine di un box, la mancanza di un contatto umano, ha un modo di approcciarsi a te completamente diverso da chi è stato più fortunato. Ho 63 anni e una volta che Tea e Cora mi saluteranno, non potrò più prendere cuccioli perché non vorrei mai non potermi prendere cura di loro. Prenderemo un cagnolone anziano, che nessuno cerca più… Ci insegnano tante cose, ma una volta che non ci sono più, non sappiamo come fare a stare senza di loro».
La storia di Mauro e Tea è la storia di un’adozione che ha cambiato per sempre due vite: quella di chi ha deciso di accogliere un altro animale nella propria vita e quella di chi ha avuto la fortuna di essere scelto. Ma è altresì il racconto di un uomo che, dopo la morte del proprio cane, si è recato in un rifugio per donare coperte e viveri agli animali più bisognosi, con l'obiettivo di scaldargli il cuore nei mesi più freddi. Ciò che Mauro non poteva prevedere però era che il rifugio non solo avrebbe accolto i suoi gesti di generosità, ma gli avrebbe anche e soprattutto riservato un regalo inestimabile: l'amore incondizionato di un animale.