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11 Luglio 2024
20:00

Uomo picchia cagnolina ma viene visto, filmato e denunciato

Un video diffuso in queste ore mostra un uomo nel Napoletano mentre picchia un cagnolino sul balcone. Il Sindaco ha fatto sapere di aver attivato la Polizia Locale per trovare il colpevole: «Quanto accaduto non può restare impunito».

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Alza il bastone e picchia il cagnolino che guaisce e si dispera sul balcone di casa. Sono le terrificanti immagini che provengono da Casalnuovo, provincia di Napoli. Nel video ripreso di nascosto da un passante, si vede chiaramente un uomo uscire sul balcone in orario notturno e colpire più volte il cane con un quello che sembra un frustino o bastone.

Da ore questo video sta circolando sui social e sulle chat di Whatsapp dei cittadini campani, ma si tratta di immagini che non troverete su Kodami per una precisa scelta editoriale: quella di non ledere i diritti e la dignità di ogni essere vivente mostrandone la sofferenza. E di dolore, nei brevi fotogrammi ce n'è moltissimo: il cagnolino infatti a ogni colpo guaisce e si lamenta, e quando quello che avrebbe dovuto essere il suo umano se ne va, resta solo e sconsolato con il capo chino.

Una violenza disumana che ha richiesto l'intervento non solo delle associazioni di tutela animale del territorio, ma anche del sindaco stesso di Casalnuovo, Massimo Pelliccia, che ha fatto sapere che perseguirà il colpevole. «In queste ore sta girando on line il video di un uomo (se così si può chiamare) che picchia brutalmente un piccolo cane: una scena orribile, vergognosa – ha scritto il Primo cittadino – Così come vergognoso è chi commette il fatto. Noi che siamo napoletani possiamo dirlo: una vera l**a. Sulla vicenda ovviamente sta intervenendo la nostra Polizia Locale e non indietreggeremo di un solo passo, perché quanto accaduto non può restare impunito. Ma vi prego, evitiamo la condivisione selvaggia di questi video. Dietro gli schermi ci sono anche bambini e le immagini sono davvero brutte. Le autorità faranno il loro dovere».

L'operazione è scattata già dal giorno precedente alla diffusione del video incriminante sui social, come spiega Gabriel Aiello, portavoce del movimento ambientalista "Ci avete ucciso la salute": «La Polizia Municipale sta intervenendo da ieri. Stamattina anche le guardie zoofile si sono recate lì. Diverse associazioni animaliste stanno seguendo la questione, da ieri sto mantenendo costantemente contatto con tutti loro, in primis LIPU Napoli. Poco fa mi ha raggiunto telefonicamente anche la Garante del Consiglio Regionale per la Tutela degli animali Roberta Gaeta».

In Italia il maltrattamento animale è punito dall'articolo 544 ter del Codice Penale con una multa da 5 mila a 30 mila euro o e la reclusione da tre a diciotto mesi. Tuttavia, a causa delle pene troppo blande e di alcune riforme della Giustizia, è davvero molto raro che si finisca in carcere per crimini contro gli animali.

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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